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Torneremo a giocare sulle rive...

Grazie Azra.
Sono un italiano amico della "Yugoslavia" (non ho nessuna remora a pronunciare la parola), che ho iniziato a visitare dal 1965, quando avevo 5 anni. Ed in quegli anni che hai descritto fino al 1977, ho passato le mie estati a Cres, isola felice, giocando con i miei coetanei yugoslavi dai quali ho imparato il senso dell'amicizia, la gioia di stare con gli amici ed un senso assieme di competizione e regole che in italia da tempo non conosciamo più. La tua descrizione di quegli anni è stupenda,
Ho continuato a soffrire e gioire con voi (ho lavorato in Croazia ma anche Albania). A casa mia in italia vive da 5 anni un fratello bosniaco e vedo tramite i suoi occhi e le parole di questo sito cosa succede.
Teniamo duro, speriamo che questo medioevo non ci travolga, continuiamo a lottare e a resistere.
Chissà che un giorno i giovani non tornino, come noi negli anni 60, a giocare a scacchi sulla "riva" (del mare), invece che a tifare, ubriachi di povertà, un misero calcio miliardario.
beppe
PS. Ti immagino come la mia amica Azra che nel 1971 passava le vacanze a Cres con la famiglia.