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istria isolata

Come avevo già scritto in precedenza, dal 1945, oltre 60 anni, continua l'isolamento tra l'Italia verso Pola e Fiume nonostante l'enorme flusso di turisti, trasfertisti per lavoro, shopping. E a breve sembra che spariranno anche le 4 corriere rimaste da Trieste perchè non le usa nessuno. Certo con un servizio ogni 6 ore.....Possibile che a 18 anni e un giorno tutti abbiano già la macchina o che tutti siano così ricchi da potersela mantenere?
I treni in verità sono rimasti fino al 1992 ma partendo poco dopo il confine di Divaccia o Pivka con il buco nero con l'Italia.
E se decidessero di ripristinarli sarebbe come in Bosnia, anzi peggio per le brevi distanze. Per un Venezia-Fiume in treno bisogna cambiare locomotiva all'ex confine di Trieste Opicina, poi una seconda slovena fino al paesino di Pivka con inversione di marcia obbligatoria e quindi terza locomotiva ancora slovena fino al nuovo confine croato di Sapanje e poi la quarta croata, per gli ultimi 30 km.
Questo saltando il lungo collo di bottiglia di 30 km Trieste Centrale e della sua stazione di testa con 40 minuti di perditempo e cambio di altra locomotiva.
Tecnicamente ne basterebbero solo 2 con cambio a Pivka. Se ci fosse un raccordo basterebbe una sola locomotiva anche perchè l''elettrificazione fino a Fiume è quella italiana del 1936 con molti pali rimasti ancora quelli di allora marchiati Fs.
Stessi problemi per andare a Pola con la linea diesel. A Canfanaro è ancora visibile parte della linea per Rovigno. Tra l'altro c'erano anche le carrozze estive Belgrado-Rovigno nel 1965!!!
E la storia si è ripetuta nel 1992 nel resto della ex-Yu mentre all'estero si viaggia a 300 all'ora.