Cristina Papis
(02/05/2008 16:11)
La Grecia oggi non vuole negare l' uso della parola "Macedonia" nella denominazione della FYROM, vuole solo che sia aggiunto un aggettivo qualificativo, un indicazione geografica che indichi che l' entita' statale della FYROM non si identifica con l' intera area geografica antica che era conosciuta con questo nome ma solo con una sua parte, in modo tale che nessuno, ne' la Grecia ne' qualcun altro, possa presentarsi come erede unico degli antichi abitanti della regione o che possano essere giustificate rivendicazioni territoriali o etniche di alcun genere.
Ci sono piu' di 2.000.000 di persone nella Grecia del nord che si sentono etnicamente greci e credono che la parola "Macedonia" fa parte anche della loro cultura, storia e identita'. Ed hanno lo stesso diritto di autodeterminarsi e chiamarsi anche loro come desiderano senza con questo identificarsi per forza con un altro stato e un altra nazione (la FYROM) che cerca di monopolizzare il nome. Se si riconosce la FYROM come semplice "Macedonia", tutti i greci che vogliono usare questo nome per se stessi e' come se facessero parte di un altra realta' nazionale che pero' non e' la loro. Ecco perche' si deve andare avanti col dialogo e trovare una soluzione per tutelare tutti. Aggiungo queste cose perche' altrimenti questi commenti diventano un monologo unilaterale e presentano le cose in modo sbilanciato. C'e' anche l' altra parte che deve essere sentita e rispetata.