Dionigi Carboni
(30/07/2009 10:08)
La concezione politica delle "sfere d'influenza" porta alla correlazione di accettazione del concetto " giardino di casa" e a quello stereotipo di "sovranità limitata". Queste politiche caldeggiate in modo spudorato e rabbioso dalla Federazione di Russia ( almeno dall'attuale Dirigenza)potrebbero essere davvero quelle che la maggioranza qualificata del Popolo georgiano vorrebbe ?
Personalmente spero di no, anche se ciò non vuol dire chiudere le porte alla maggioranza del Popolo della "Grande Russia ", ma significa affermare che il Popolo georgiano non è d'accordo sulle politiche "limitate" e " riduttive" della Dirigenza del "Principato di Mosca" allargato da qualche tempo alla "cultura oligarchica di San Pietroburgo".
Il periodo degli anni novanta doveva far maturare le situazioni di comprensione rispetto al passato zarista e sovietico ed aprire le menti alle possibili prospettive. Ora e per il futuro non resta che rapidamente assumere delle decisioni strategiche di tipo irreversibile per il medio e lungo periodo.
Le dinamiche economiche, sociali e culturali hanno bisogno, dopo i necessari scossoni, di stabilità democratica per progredire e consolidare il sistema costituito dalle realtà locali e rese compatibili da una visione nazionale, che guarda verso il mondo.
La Georgia ha delle potenzialità inespresse e rilevanti, ma.... cosa fare, dove e con chi andare ?
Credo che la drammatica "guerra" , lo svolgimento della "Conferenza dei Donatori", la