Jasmina Radivojevic
(02/04/2008 13:41)
Caro Rumiz, non posso che notare con un certo piacere la sua evoluzione
positiva. Evidentemente, si è reso conto di aver sbagliato ad aver
alimentato la disgregazione della Jugoslavia ed ora cerca di salvare il
salvabile.
Si vede che anche noi in Serbia abbiamo qualcosa da insegnare agli altri
e che "pulire prima il proprio giardino" stà cominciando a dare i suoi
frutti.
Tuttavia, caro Rumiz, aversi alleggerito la coscienza non le dà il
diritto di insegnare al presidente Napolitano come si fà la politica
estera nei Balcani. Non certamente lei che fu si in prima linea nelle
guerre balcaniche, ma in prima linea nella propaganda antiserba. E
sopratutto, se non ho capito male, per poter (incredibile linguaggio, il
lupo cambia il pelo ma non il vizio) allargare il vostro "spazio
vitale".Cioè, sempre e comunque colonizzare l'altro. E si ispira alla
Germania con la Polonia.
Ho sempre adorato il suo stile di scrittura ma ho sempre detestato le
sue analogie del tutto improprie.
La Germania e la Polonia hanno un rapporto quasi perverso, un pò come i
serbi ed i croati, di vittima e carnefice, che potrebbe anche andare
bene nella sua di analogia.Forse tutta la vecchia Europa soffre di questa sindrome, le guerre ce ne sono state
tante su questo continente. E forse tutti ci dobbiamo scusare l'un l'altro per le atrocità commesse.
Loro però in più, hanno un nemico comune che li ha
unificati: la Russia.