cultura e civiltà slavo-ortodossa e albanese a confronto / Avanti tutta con l'indipendenza condizionata / Kosovo / aree / Home - Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa

cultura e civiltà slavo-ortodossa e albanese a confronto

Visto che quà si fa a gara tra Slavi e Albanesi per dimostrare chi è più (in)civilizzato, è bene ricordare che: il bombardamento di Dubrovnik, l'assedio medievale di Sarajevo e il barbaro tiro a segno sui bambini, l'uccisione di giovani bosniachi a Srebrenica, la cacciata di 1 milione di kosovari albanesi nel 1999, tutti trasmessi in diretta o differita TV, sono chiaramente imputabili ai Serbi. Imputando invece agli Albanesi l'esclusività di traffici illeciti si mischia la delinquenza comune con la mentalità di un popolo. La delinquenza comune esiste dappertutto: ricordiamoci dei nostri capimafia, ma anche di certi signori di nome Arkan, Legija ecc., non certo degli angeli. Quello che invece è GRAVE è che fino al declino militare di Milosevic una parte non insignificante dei Serbi pensava che era giusto prevalere su "eretici e infedeli", fino al punto di sterminarli, se questi non si piegavano alle volontà del "popolo celeste", eletto dal dio (minuscolo), per contrastare l'Islam da un lato e l'eresia cattolica-occidentale dall'altro. E' la stessa mentalità degli europei nel '500, convinti che soggiogare, convertire e sterminare gli indigeni era un'opera pia, siccome dio (minuscolo) lo voleva. Basterebbe leggere il Memorandum di Cubrilovic (1937), il Manifesto dell'Accademia Serba (1986) per farsi un'idea più dettagliata, per chi non ne è al corrente o semplicemente spara dei lughi comuni, perché non ha niente di meglio da fare. Per contro, nella mentalità albanese non c'è tra