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per Casimiro e Enzo

Casimiro: ti sei difeso bene, a maggior ragione non capisco certe tue interpretazioni...vabbè,liberissimo.
Enzo: la storia non è un'opinione, ma la tua sì, e in quanto tale suscettibilissima di disaccordo da parte di chi quella stessa storia la conosce bene quanto te, e semplicemente assume una chiave di lettura diversa. La tua mette i serbi al centro della responsabilità; non deve essere necessariamente così. Per me, ad esempio, non lo è. Mi pare un po' arrogante elevare il tuo pensiero la al rango di verità obiettiva e dare ad Andrea del ragazzino, francamente. Poi: per "smontare pacificamente la jugoslavia" (grande barzelletta; e poi in fondo CHI la voleva smontare?!) mancavano i presupposti. Uno di essi (tanti), il fatto che fuori dai confini della serbia vivessero due milioni e passa di serbi (e la JNA,coincidentemente,era un esercito molto forte). Non sei tu stesso che ci ricordi quanti albanesi (contestabile la "metà"...) rimasero fuori dall'Albania nel 1913? E poi: sicuro che tutte le tue fonti siano così attendibili? Uno involontariamente seleziona le proprie letture, e interpreta le cose un po' come preferisce farlo, anche a seconda della propria indole. Penso a questa tua ossessione per l'individuazione DEL colpevole, DEL responsabile. Ciò è assai sbrigativo (oltre che un po' morboso, direi...). E semplicistico tanto quanto il "tutti e nessun colpevole". Mi dispiace, ma limitarsi a dire "è colpa dei serbi" è scontato. Troppo. Gli anni '90 sono passati, e serve u