Rovena
(20/02/2008 13:21)
Jasmina, dai un'occhiata qua: "Mi vergognavo di non parlare l'albanese. Loro il serbo lo parlavano. Alla fine ci siamo dati la mano e ci siamo salutati. Anche con un altro e poi un altro ancora. Uno invece non voleva, teneva la testa bassa girata a metà, li vedevo solo il profilo in semiombra. Diceva il primo: "Lui ha perso il fratello, sai, è ancora fresco". Io gli ho detto che il mio cugino è stato rapito mentre è tornato a prendere il compagno ferito; mi ha chiesto cosa ci faceva il mio cugino in Kosovo, "il soldato di leva", gli ho risposto... Volevo anche girarmi. "Se mi guarda e mi sorride, c'è speranza, se mi guarda e mi sorride, se mi sorride, se....", mi sono girata. C'era speranza." E' firmato Jasmina. Sei tu, no? Cara mia, sei degna di una soldatessa delle tigri di Arkan, ma credo che le tue follie le scrivi da qualche calda e rassicurante casa da qualche parte in Italia. La prossima volta, fai la furba, almeno cerca di essere coerente in quello che scrivi, così non ti si riesce a discreditare subito. Pozdrav.