Quel che penso: ad un Kosovo ormai inevitabilmente indipendente dalla Serbia (la prima doverne gioire), ma non una seconda Albania, che non serve a nessuno,nemmeno agli albanesi; sarebbe del resto una catastrofe, per la stabilità della regione. Penso a un Kosovo "pluri-etnico" (non multietnico, sarebbe un'ipocrisia), dall'identità plurima e dalle forti autonomie locali che facciano sì che ogni comunità si possa auto-governare, nel rispetto delle altre, e garantire a sé stessa e alle altre prima di tutto la sopravvivenza demografica (perché la questione demografica è cruciale, seppure a molti faccia spavento parlarne, quindi meglio non soffermarsi). La tanto evocata "Europa delle regioni" sappia essere all'altezza di questo esperimento,dopo 15 anni di gestione e mala-gestione del disordine balcanico.