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avanti e indietro

Hai davvero ragione Renato ma bisogna sperare che anche gli abitanti inizino a guardare al futuro e non al passato. Per motivi personali e per lavoro ho costanti contatti con persone di Sarajevo, Belgrado e Krusevac, Zagabria e Dubrovnik e mi reco spesso in questi paesi. Quello che mi fa rabbia è che quelli che tutti noi consideriamo dei criminali, per i miei amici (a parte poche eccezioni) sono eroi nazionali! Allora per essere eroi basta stuprare, torturare, massacrare o applicare la pulizia etnica? Non si rendono conto che questi hanno solo arricchito i fabbricanti di armi (Italia compresa)? E se proprio vogliono guardare indietro dovrebbero guardare alla Sarajevo Olimpica o quando potevano viaggiare liberamente senza controlli e documenti, quando per me la Yugoslavia rappresentava (con tutti i suoi limiti) un paese in perfetto equilibrio tra i due blocchi. I miei amici forse non smaltiranno la rabbia, l'odio e il dolore ma spero che i loro figli crescano nel segno della tolleranza e della fratellanza.