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sfruttamento nazionalistico

Beh, Che la Serbia abbia smesso di usare i cittadini di cultura serba delle enclave kosovare come quinte colonne di progetti nazionalisti di revanscismo è un dato di fatto recente ma molto significativo. Si accompagna ad una progressiva presa di coscienza di questi cittadini e delle loro organizzazioni, del bisogno di non bruciare le loro vite e delle loro famiglie sull'altare dell'ideologia nazionalista. Altrettanto importante è il nuovo impegno della chiesa ortodossa serba di Kosovo, principalmente del suo cuore culturale, mistico e spirituale, i monaci, a favore del dialogo con i cittadini e le istituzioni del Kosovo di oggi. In particolare queste sono state scelte di enorme coraggio, a fronte della retorica aggressiva del nazionalismo che, purtroppo, conosciamo tutti molto bene. Gli scandali finanziari che hanno travolto Artemije, l'Intronazione di Irenej, la conseguente marginalizzazione relativa dell'"adorabile" Amfilohija, forse vanno considerati piccoli segni di a more della Provvidenza per questa martoriata terra. Sicuramente la provvidenza è all'opera attraverso i monaci di Decani, e il loro coraggio. Loro dovrebbero essere un esempio per tutti, invece l'esempio dato ai giovani di Serbia è stata la vigliaccheria della rappresentanza nazionale che sotto le minacce degli hooligans fascisti si sono sono sbrigati ad applaudire e fare le tre dita.
Per me continua a non essere chiaro quanto la partizione del Kosovo sia un tema reale della diplomazia che non arriva sui media. La mia personalissima opinione è che potrebbe essere un compromesso accettabile da tutte le parti.