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una vita per Tito

Caro Mirko, quanto dici è tutto vero: ricordo che tanti albano-kosovari avrebbero dato la loro vita perchè Tito vivesse il più a lungo possibile. Sono le tue conclusioni che non vanno: come vive tutto un popolo se la sua "felicità" è appesa alla vita di un solo uomo? Infatti appena morto quell' "uomo" sono subito iniziati i problemi, quelli di sempre: con la monarchia serba, con il regno dei serbi-croati-sloveni e con l'UDBA di Rankovich. Pure voi,italiani, avete assaggiato lo scudiscio di Rankovich! Fattelo raccontare da chi è meno giovane di te.
Quanto all'inesistenza del Kosovo nell'amministrazione ottomana, ricordo che tutti i popoli sudditi della Sublime Porta erano riconosciuti solo sotto l'aspetto dell'appartenenza religiosa (cifutlli=ebrei, rumlli=cristiani, musulmani) e non sotto l'aspetto etnico. Tuttavia qualsiasi cartina (vedi le pubblicazioni di LIMES) indica per la regione un "vilayet" (governatorato) di Kosovo a forte maggioranza di popolazione "arnaut" (albanese). Leggere: MONTENEGRO di Bato Tomasevich, IL GIORNO DI SAN VITO di Joze Pirjevec, SARAJEVO di Demetrio Volcic, etc, etc.