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Non bisognerebbe pubblicare questi articoli senza verifiche

Da che c'è mondo e mondo i predatori sono usati come capro espiatorio per dare alle dimenticate popolazioni rurali un nemico contro cui sfogarsi ed esorcizzare i propri problemi - un po' come con i Rom - diventando colpevoli per qualsiasi mancanza, danno, siccità, cambiamento climatico, aumento delle tasse e malattia.
Le popolazioni rurali sono per i moderni governi un fastidio residuale del passato. Non hanno un progetto per valorizzarle e allora forniscono loro un colpevole, uno sfogo e pochi spiccioli.
L'esperienza dice che i numeri dei danni riportati dai media vanno divisi per dieci, chi è stato attaccato da un predatore invece lo ha visto a distanza, poi ci sono i danni da cani rinselvatichiti, ci sono le greggi incustodite e le discariche a cielo aperto (che sono un problema umano).
Il giornalista che diffonde questi dati è colpevole e non è un soggetto terzo.
Anche in Italia la stampa locale riporta mensilmente di attacchi di lupi e orsi a bambini, mamme, turisti e guardie forestali difese dall'eroico cane, tutto smentito da facili verifiche. I giornalisti hanno creduto per decenni alla menzogna degli orsi sloveni che erano tantissimi quando tutti gli esperti non-sloveni dicevano che non era vero. Ora fra poco usciranno i primi dati ottenuti con metodi standard e si scoprirà che sono la metà del dichiarato e che non c'è una sola femmina a ovest dell'autostrada Trieste-Lubiana.
A chi decide non interessano i dati veri? Mi domando se interessano a chi scrive...