Caro saccentello wikipediano, la biografia del terzetto di dayton è nota a tutti, com'è noto che per fare carriera politica quei personaggi sfruttarono Tito e il Partito. Tudjman, una volta accaparratosi il potere sfruttando il Partito Comunista, cominciò, dalla fine degli anni 60, a fare politica contro di esso (consiglio la lettura di "grandi idee, piccole persone", altro che ammiratore di Tito fino alla morte!); la sua politica nazionalista, secessionista e anti-comunista era finalizzata solo alla sua sete di potere, a fare di lui il re di Croazia. Milosevic invece, una volta usato il Partito per diventare l'uomo più potente di Serbia, continuò ad usare il Comunismo per legittimare la sua leadership, e a dichiararsi erede della SKJ per ereditarne il potere, ma dall'85-86 la sua politica nulla più aveva di comunista: privatizzazioni, nazionalismo, chiusura della SKJ, bandite la stella rossa e la parola Socialista, condivisione del potere con anti-comunisti ideologici come Seselj e Karadzic.. Izetbegovic comunista poi... il solo accostamento delle due parole fa venire da ridere! Se c'è stato uno che non ha mai fatto parte della SKJ e ne ha sempre sognato la distruzione quello è Izetbegovic.