Calmati Renato... / Belgrado: le reazioni / Serbia / aree / Home - Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa

Calmati Renato...

Evidentemente hai voluto ignorare il senso del mio post. Però se fossi in te non la metterei sul personale, evidentemente ti scorre un po' del sangue Balkanico nelle vene.
A questo punto cerco di spiegarmi meglio e soprattutto in modo pragmatico: Quando un'intera popolazione viene oppressa, maltrattata (per semplificare non vado oltre e non entro nel merito se è giusto o sbagliato) e combatte, prima pacificamente ma senza successo per 10 anni, poi costretta a prendere le armi, a casa mia si chiama Resistenza. In nome di questa resistenza ahimé si fanno dei crimini inenarrabili che certamente i personaggi che hai nominato non sono del tutto estranei. Però voglio ricordarti che quella era una guerra di Liberazione, almeno così viene percepita dagli albanesi e non solo. Esempi di come viene percepita questo tipo di guerra ce ne sono tantissimi: i partigiani durante la seconda guerra mondiale non hanno le mani insanguinate anche di sangue innocente? Eppure oggi vengono considerati degli eroi e quando dopo 60 anni (ribadisco 60 anni), qualcuno, ad esempio in Italia con Pansa, racconta dei crimini fatti dai partigiani italiani viene subito messo alla gogna perchè nessuno vuole ammettere la verità, esempi così ce ne sono a valanga. Allora anche qui abbiamo 2 pesi e 2 misure.