x Carmine / Il "mio vicino" Radovan Karadžić / Serbia / aree / Home - Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa

x Carmine

Che ci vuoi fare caro Carmine, è una battaglia persa. Tra i lettori di OB c'è un piccolo nucleo di radical-clerico-fascisti, esaltati dal sangue versato nelle ultime guerre Jugoslave. Fanno sentire la loro voce, com'è giusto che sia. Per loro natura sono aggressivi per cui fanno baccano, e sembrano più di quanti realmente siano, questo è normale. In alcuni periodi riescono anche a monopolizzare la discussione agli articoli: il tutto è un pò un parallelo della situazione politica dei balcani. Nel caso di OB sono quasi tutti italioti e per la Grande Serbia, suppongo in quanto volontari o ex volontari di ONG italiane che hanno lavorato in RS o più facilmente a Belgrado, dove si sono fatti la fidanzatina di campagna con il nonno che ha le foto di Tito accanto a quelle dei Karadordevic, ne sono stati obnubilati, e adesso latrano dall'Italia spinti dalla sindrome di sopravvalutazione dell'oggetto sessuale; quest'ultima però è solo una mia ipotesi. Le posizioni di costoro collimano con quelle propagandate dal partito radicale serbo e appoggiate dai vertici ortodossi della chiesa serba, sulla base dei deliri teologici di Velimoric. Come i nonni delle loro amichette ritengono che i criminali nazionalisti serbi in realtà abbiano difeso la Jugoslavia, si son bevuti la propraganda di chi la Jugoslavia l'ha ammazzata. La realtà è che sono pochi e la speranza è che continui il trend presente in Serbia per cui sono sempre meno ascoltati.