jasmina
(12/03/2008 16:17)
Vladimir Gligorov è il figlio del primo presidente macedone democraticamente elletto, Kiro Gligorov.
Fu fondatario del partito democratico serbo ma lo abbandonò quasi subito dopo. E' lui l'artefice del programma economico del partito liberale di Cedomir Jovanovic. La tesi che sostiene quì Gligorov (tra l'altro ha scritto un articolo davvero incomprensibile, pieno di sotointesi, arzigogolii, che orrore!), è: nessun partito tranne lo LDP è presentabile in Serbia.
Lo LDP è l'alibi dell'Occidente ed è ovvio che non tarderanno a riconoscerlo come interlocutore privileggiato. Ma non è l'espressione della politica inniziata da Djindjic. Abilmente è stato trovato il guru nella figura di Djindjic portato alla idolatria dai seguaci dello LDP (persino la moglie, Ruzica, si è disocciata dalla politica di Jovanovic negando qualsiasi legame tra la politica del marito e l'oportunista cacciato via dal partito democratico).
Djindjic non soportava Jovanovic e questa strumentalizazione del povero defunto è davvero perfida. Ce ne sono tanti di omicidi politici irrisolti nelle democrazie moderne: quello di Kennedy, per esempio. Tuttora non ne sapiamo niente.
E' davvero squallido il comoprtamento di questo personaggio che con le losche insinuazioni porta il lettore alla meta. Mi chiedo, se fosse così semplice creare la stabilità di un paese, non dovrebbe dare una mano al padre, ne ha bisogno. E magari esportare in Macedonia Jovanovic che sicuramente creerà il benessere e la stabilità subito.