Katrina
(06/06/2011 08:45)
Mladic appare lucido ma non del tutto consapevole, e non da oggi. Incomunicabilità totale tra la lingua delle sue convinzioni e quella della giustizia internazionale, e non è questione di idioma. Probabile che questa incomprensione, questo “ scollamento” di piani comunicativi condizioni l’ intero processo.
Colpisce l' aplomb e la pacata autorevolezza del giudice Orie, che si presenta con semplicità e naturalezza. L’ intonazione della sua voce è calda e serena, la sua disponibilità umana verso l’ imputato immediata e naturale, l’atteggiamento nè prevenuto né giudicante.
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A proposito di magistrati vorrei commentare "Modem, la cattura di Mladic", gli interventi dei tre ospiti.
A.CASSESE. Acqua nel deserto.
A ricordarci come linciaggi mediatici e processi sommari non aiutino né la giustizia né la comprensione né tantomeno la riconciliazione. L’ abuso gratuito e reiterato di termini (boia, macellaio) soprattutto è contrario allo Stato di Diritto, che presume l' innocenza.