Ecco pure un estratto di un intervista del 2004 fatta ad ennio remondino, che conferma le mie parole.
" D: Qual è stato, a suo giudizio il livello di professionalità ed obiettività dei nostri media nei confronti della martoriata area balcanica?
R: Conoscenza scarsa e spesso prevenuta, direi. La colpa ovviamente è di chi informa. Informazione sovente di maniera, superficiale, portata alle semplificazioni del Cattivo contro il Buono indotte da sofisticate campagne propagandistiche finanziate a suon di milioni di dollari dai governi interessati. Il Cattivo Serbo, salvo l'impegno stupido di Milosevic a corroborarlo, fu una operazione comunicativa gestita da una importante società statunitense di pubbliche relazioni. Gli interessi economici e politici della Germania e quelli religiosi del Vaticano, con l'anticipato riconoscimento della indipendenza di Slovenia e Croazia in assenza di accordi di garanzie sulle diverse minoranze interne, hanno fatto il resto."
Aggiungo io e ripeto, la propaganda usa ed occidentale in genere, nei confronti dei serbi ''cattivi'' e' stata palese, come il ruolo di germania e vaticano nello sfascio della jugoslavia. Quindi alla luce di questo, tutti dovremmo impegnarci per la pace, e non chiedere solo esami alla serbia e addirittura, come il caso dei croati e degli albanesi sopratutto, fare la morale. E' fuoriluogo, come minimo.