Ho acquistato e letto il libro di Pirjevec lo stesso giorno in cui è uscito nelle librerie. In realtà si tratta di un libro deludente, per quanto riesce ad essere datato nelle sue linee interpretative di fondo - che di fatto sposano le tematiche più becere del nazionalismo sloveno/croato dei decenni scorsi - nonché fazioso oltre ogni limite. Pirjevec passa come uno schiacciasassi su qualsiasi dubbio interpretativo, su qualsiasi tentativo di lettura condivisa, compreso il testo della commissione mista di storici italo-sloveni. Sdogana totalmente una polemista come Claudia Cernigoi, che per altri autori - come Raoul Pupo - è da intendersi come una schietta negazionista. Pirjevec quindi si pone come il contraltare estremista dei neofascisti italiani: un'utilissima foglia di fico per le prossime polemiche sul tema e in definitiva un calcio nello stomaco a chi si sforza di lavorare per il superamento delle visioni partigiane.