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Ho rivalutato e di molto percorso politico nel tempo di Gianfranco Fini, che, a sua epoca (nel Alleanza Nazionale) mandava delle bottiglie a golfo di Trieste, con dei messaggi ai Sloveni e ai Croati, con "torneremo" o simili, che non approvavo. Però, da allora sono cambiati molti governi in Italia, di centro-destra e di centro-sinistra e nessuno ha saputo o voluto affrontare l'argomento fiobe, esuli e le loro proprietà espropriate e confiscate e i loro diritti e diritti degli eredi, prima da parte del regime ex Jugoslavo e dopo dai regimi abbastanza nazionalisti della Slovenia e della Croazia. L'Italia (i governi) dovevano fare una specie di braccio di forza o meglio detto condizionamento sulla entrata della Slovenia (a suo tempo) e Croazia (attualmente) nella Ue proprio su questi argomenti storici e dolorosi e soprattutto per non lasciare spazi per le varie interpretazioni slovene e croate della storia di quelle popolazioni e di quelle terre. L'Italia (quasi tutta) ha saputo fare i conti con la propria storia e ha fatto (la maggior parte degli Italiani) le distanze storiche dal fascismo, sapendo anche autocriticarsi, ma, non so perché, non ha la stessa forza e lungimiranza ad affrontare questione degli Italiani della Istria e della Dalmazia???