Sono uno studioso - sin da ragazzo - della storia iugoslava e non sono animato da spirito anti-slavo od anti-comunista.
Al contrario: apprezzo grandemente lo spirito patriottico slavo e l'eroica guerra di liberazione 1941-45.
La realtà è, però, quella che ho sintetizzato.
Piaccia o non piaccia.
Aggiungo che i cetnici hanno addirittura combattuto i titini fino al 1947 (anno della cattura del loro capo, Draza Mihailovic); fino al 1945 - da veri patrioti serbi - hanno tenuto testa ai titini, agli ustascia, ai tedeschi, ai collaborazionisti degli occupatori (solo con le truppe italiane hanno stretto degli accordi locali, che però non penalizzavano l'etnia serba e le aspirazioni serbe: al contrario).
I cetnici - a differenza dai titini - avevano liberato
diversi territori abitati da serbi e ne avevano conservato il dominio per molto tempo (vedi Ravna Gora).
Aggiungo ancora - tra i tanti episodi - che la stessa liberazione di Belgrado è avvenuta grazie all'apporto determinante dell'Armata rossa; Lubiana e Zagabria furono liberate intorno al 10 maggio; la Venezia Giulia (in parte) e l'Istria furono occupate solo in seguito alla unilaterale cessazione delle ostilità da parte dei tedeschi, che tradirono (senza avvertirle) una volta di più (oltre le popolazioni locali) le forze fasciste, domobranze, cetniche, ecc., che intendevano difendere quelle terre dai titini: prese alla sprovvista, queste forze, del tutto spiazzate, si sciolsero e non opposero che una debole resistenza.