A Kiev gigantografie allestite tra Maidan, Piazza dell’Indipendenza, e la centrale arteria di Khreshchatyk Avenue ricordano le 104 vittime della violenza del febbraio 2014 che segnò il tragico culmine della Rivoluzione della Dignità – o EuroMaidan. Nel novembre 2013 l’allora presidente filo-russo Viktor Yanukovich decise, su pressione di Mosca, di non firmare il patto di associazione con l’Unione europea già concordato con Bruxelles. Il dietro-front causò proteste e sit-in che durarono mesi fino agli scontri del febbraio 2014.