[novembre 2009] Per la popolazione LGBT e queer nel sud-est Europa, il 2009 è stato segnato da un lato da episodi di violenze e intimidazioni (in particolare durante le principali manifestazioni, dai Pride in Serbia e Slovenia al festival queer di Sarajevo), senza prese di posizione da parte di amministrazioni locali e Stati nazionali. Dall'altro, pressioni sovranazionali e aspirazioni all'integrazione europea hanno portato all'avanzamento e/o all'approvazione di proposte legislative di stampo progressista. In questo quadro di sviluppi stonati e contrastanti, la popolazione LGBT e queer dei Balcani si ritrova al crocevia tra visibilità e invisibilità, contesto domestico ostile e speranze europee, progresso formale e paure concrete. OBC raccoglie in questo dossier cronache, interviste e analisi dedicate agli sviluppi dell'universo arcobaleno balcanico, al rapporto con le istituzioni internazionali e al ruolo della cooperazione
Interviste
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Un fantasma si aggira per l'Europa
Irene Dioli, 22 settembre - Marjola Rukaj, 14 luglio
- Sarajevo | Andrea Rossini, 13 ottobre
Approfondimenti
- Skopje | Risto Karajkov, 13 agosto
- Belgrado | Lucia Manzotti, 18 settembre
- Belgrado | Danijela Nenadić, 24 settembre