Transnational Political Contention in Europe (TraPoCo) è un progetto triennale realizzato nell’ambito dell’azione “Jean Monnet Network” del programma Erasmus Plus che mira a promuovere la conoscenza, innovare l'attività didattica, stimolare il dialogo tra accademia e società civile sugli studi relativi all’integrazione europea.
Il progetto TraPoCo vede capofila la Scuola Normale Superiore con il coordinamento accademico della prof.ssa Donatella Della Porta - preside della Facoltà di Scienze Politiche e Sociali. La rete internazionale di università, think thank e associazioni TraPoco riunisce studiosi di aree disciplinari diverse - dalla sociologia, al diritto, agli studi europei - e di paesi diversi - Italia, Spagna, Belgio, Irlanda, Austria e Serbia. - che nel corso di tre anni (2020-2023) approfondiranno il ruolo di attori sociali come movimenti, organizzazioni non governative, attivisti, sindacati, etc. nell’approfondire lo spazio dei diritti e della democrazia in Europa.
Perché TraPoCo
La democrazia rappresentativa, il multilateralismo, l’Unione europea (UE) sono sempre più messi in discussione; allo stesso tempo crescono le dinamiche politiche transnazionali, a favore e contro l'ordine liberale. Alcune di queste dinamiche possono minare l'UE e i suoi valori costitutivi, come lo stato di diritto, mentre altre possono contribuire a rafforzare le garanzie democratiche a livello UE così come dei singoli Stati membri o di quelli che aspirano ad entrarvi.
Negli ultimi anni l’Europa, e il mondo, sono stati investiti da importanti mobilitazioni e proteste, dai movimenti giovanili dei “Fridays for future” per la giustizia climatica, o più recentemente dall'onda transnazionale di mobilitazioni contro le discriminazioni razziali generata da “Black Lives Matter”. La pandemia in corso ha il potenziale di generare profonde trasformazioni nella nostra società e solleva questioni importanti relative a lavoro, ambiente, clima, salute, redistribuzione. In un mondo interconnesso e interdipendente sono tutte sfide di natura sovranazionale che vedono coinvolti attori impegnati in azioni collettive condotte a livello transnazionale.
I temi di TraPoCo
Lo studio delle dinamiche politiche transnazionali in Europa è un campo emergente di ricerca che guarda all’interazione di pratiche e processi che attraversano i confini degli stati nazionali e hanno un impatto sul funzionamento della democrazia dentro e fuori l’Unione.
TraPoCo intende contribuire all’avanzamento della ricerca sulle pratiche di mobilitazione e contestazione (proteste, attivismo legale, scioperi, advocacy) di attori come movimenti sociali, attivisti, organizzazioni della società civile, sindacati, etc. nelle arene politiche transnazionali su tematiche relative all’integrazione europea. In particolare, TraPoCo studia come, in quali forme e in quali condizioni gli attori della società che operano per l’allargamento dello spazio dei diritti fondamentali traggono vantaggio dagli spazi politici transnazionali a livello dell'UE e, a loro volta, contribuiscono all'integrazione europea in qualche forma. TraPoCo si concentra sulle forme di azione collettiva che questi attori scelgono per portare avanti le loro rivendicazioni su temi come protezione ambientale e giustizia climatica, migrazione, politiche del lavoro e lotta alle discriminazioni, tutti settori che sono coperti da un considerevole acquis comunitario e su cui su cui emergono sempre più spesso alleanze e mobilitazioni transnazionali.
Attualmente i dibattiti accademici in questi campi - movimenti sociali, società civile, ambiente, lavoro, migrazione - sono scollegati l’uno dall’altro e insieme scollegati dagli Studi sull’integrazione europea. Finora gli Studi europei hanno generalmente sottovalutato il ruolo degli attori della società civile nel processo di costruzione del progetto europeo. Una maggiore integrazione di questi campi e un rafforzato dialogo tra discipline può avere un impatto positivo anche sulla definizione delle relative politiche, tema quanto mai importante oggi se si considera il dibattito ricorrente sul deficit democratico dell’UE o quello sul futuro dell’Europa.
In un contesto in cui lo spazio d’azione degli attori della società civile si sta restringendo anche negli Stati membri, TraPoCo fornisce un prezioso contributo per capire se, quando e come le mobilitazioni transnazionali possono rinvigorire la democrazia dell'UE e dei suoi Stati membri.
In particolare, TraPoCo intende studiare le condizioni in cui si verificano azioni collettive che raggiungono una dimensione europea e l’impatto che hanno e le forme di queste mobilitazioni transnazionali. TraPoCo esamina la misura in cui questi attori riescono a inserire le loro istanze nell’agenda politica europea, spostando conflitti e rivendicazioni dal livello nazionale a quello europeo, o viceversa come utilizzano le istituzioni e gli strumenti europei per tutelare i diritti fondamentali e promuovere la democrazia e la partecipazione nei propri paesi.
Chi siamo
Oltre alla Facoltà di Scienze politiche della Scuola Normale Superiore con sede a Firenze, e al think tank Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa (Trento), i partner del progetto sono: l’Università di Belgrado (Dipartimento di Sociologia), University College Dublin (School of Politics and International Relations e UCD College of Business), l’Università delle risorse naturali e scienze della vita , (Institute of Forest, Environmental, and Natural Resources Policy) di Vienna e l’organizzazione The Good Lobby (Bilbao/Bruxelles). L’Università degli Studi di Trento partecipa come partner associato.
Un partenariato composito e un gruppo di lavoro internazionale che comprende autorevoli studiosi ma anche giovani ricercatori di diverse discipline esperti su temi come società civile, movimenti sociali, dinamiche transnazionali, filosofia politica e diritti umani, politiche del lavoro e relazioni sindacali, politiche ambientali, affari europei e diritto dell’UE. I due partner non accademici completano il consorzio che si apre alle prospettive della società civile: OBC Transeuropa, think tank impegnato a promuovere la costruzione dell’Europa dal basso e a sensibilizzare l’opinione pubblica su questioni che sono al centro di numerose sfide europee, e la start up civica europea The Good Lobby attiva nella promozione della cittadinanza europea e della democrazia partecipativa a livello UE.
Scuola Normale Superiore | |
Prof. Donatella Della Porta , ordinaria di Scienze politiche, preside della Facoltà di Scienze Politiche e Sociali presso la Scuola Normale Superiore dove coordina il programma di dottorato in Scienze politiche e sociologia e dirige il gruppo di ricerca Cosmos - Center on Social Movement Studies . Tra i principali temi della sua attività di ricerca troviamo movimenti sociali, violenza politica, terrorismo, corruzione, mobilitazioni collettive e proteste. Ha coordinato il progetto di ricerca pluriennale dell’European Research Council “Mobilizing for Democracy: democratization processes and the mobilization of civil society” (2011-2016) sulla partecipazione della società civile ai processi di democratizzazione in Europa, Medio Oriente, Asia e America Latina. Nel 2011 ha ricevuto il premio “Mattei Dogan” per importanti risultati nel campo della sociologia politica. È autrice di oltre 90 libri, 150 articoli su riviste e 150 contributi pubblicati in volumi. | |
Chiara Milan è assistant professor presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali della Scuola Normale Superiore, dove coordina il Network Jean Monnet "Transnational Political Contention in Europe" (TraPoCo) ed è membro del gruppo di ricerca COSMOS - Center on Social Movement Studies . In precedenza è stata Marie Sklodowska-Curie Fellow presso il Centro di Studi sull’Europa sudorientale dell'Università di Graz (Austria) dove ha diretto il progetto di ricerca "Reclaiming the cities in the post-Yugoslav space" (ReCitYu). Ha conseguito il dottorato in scienze sociali e politiche presso l'Istituto Universitario Europeo, un master con lode in Cooperazione allo Sviluppo presso l'Università di Bologna e una laurea in scienze politiche e relazioni internazionali presso l'Università di Padova. I suoi interessi di ricerca si concentrano su movimenti sociali e attivismo civico, nazionalismo, cittadinanza, appartenenza etnica, migrazioni e attivismo giovanile, con particolare attenzione ai paesi dell’ex Yugoslavia. È autrice del libro Social “Mobilization Beyond Ethnicity. Grassroots Movements and Civic Activism in Bosnia and Herzegovina” (Routledge, 2020). | |
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Federico Alagna è assegnista di ricerca presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali della Scuola Normale Superiore. Lavora, inoltre, come tutor didattico presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Bologna ed è membro associato del Nijmegen Centre for Border Research della Radboud University (Olanda). Ha conseguito un dottorato di ricerca in cotutela presso l’Università di Bologna e la Radboud University. I suoi principali interessi di ricerca riguardano le politiche migratorie in Italia e nella Ue, con particolare attenzione ai processi di intervento dal basso e al ruolo ricoperto da attori della società civile nella elaborazione ed implementazione delle politiche pubbliche. I suoi contributi sono stati pubblicati in riviste accademiche, volumi collettanei e report, nonché in vari quotidiani e siti di informazione. Federico è impegnato politicamente e socialmente da oltre quindici anni, in Italia e all’estero, principalmente negli ambiti di municipalismo, diritto alla città, pratiche partecipative, migrazioni e lotta contro la mafia. In passato ha ricoperto l’incarico di Assessore alla Cultura e alla Pubblica istruzione della città di Messina, durante la sindacatura di Renato Accorinti. |
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Chiara Martini studia Politiche e Ricerca sociale presso l'Università Ca' Foscari di Venezia. Nel 2019 ha conseguito un master di Studi sull’immigrazione e da anni collabora con diverse organizzazioni in progetti in supporto ai migranti, rifugiati e richiedenti asilo in Grecia, lungo la rotta balcanica e in Italia. I suoi interessi di ricerca riguardano le migrazioni e le politiche migratorie, i Border Studies, mobilità e immobilità di rifugiati e richiedenti asilo nel contesto europeo, i movimenti sociali e l’attivismo civico. |
Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa | |
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Luisa Chiodi, direttrice di Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa dal 2006, PhD in Scienze politiche e sociali presso l’Istituto Universitario Europeo di Fiesole (Firenze). Dal 2003 al 2008 è stata docente a contratto di Storia e istituzioni dell'Europa orientale presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Bologna e ha insegnato in numerosi corsi universitari in Italia e all'estero. Ha curato vari volumi, coordinato progetti di ricerca. I suoi interessi si concentrano su società civile, dinamiche sociali transnazionali, il processo di integrazione europea e di Allargamento. |
Università di Belgrado | |
Mina Petrović è professore ordinario presso il Dipartimento di Sociologia, Facoltà di Filosofia, Università di Belgrado. I suoi interessi riguardano gli aspetti spaziali dell'azione collettiva, tra cui la ricerca teorica sulle cause e le indagini empiriche sui movimenti sociali legati alla giustizia in tema di ambiente, spazio e mobilità. Ha una significativa esperienza nel campo della ricerca sociale e nell'analisi quantitativa e qualitativa dei dati. Ha partecipato a molti progetti di ricerca nazionali e internazionali sull'attivismo civico in Serbia, in particolare relativo ai problemi della disponibilità di alloggi, dell'edilizia illegale, dell'uso improprio dei terreni edificabili urbani e dell'inquinamento ambientale, ad esempio: “Belgrade post-socialist urban evolution” (2006-2007), “The Gates of Belgrade: Safety, Privacy and New Housing Patterns in Post-Communist City“ (2008), “Public Participation in Environmental Decision-Making: The Case of Bor and Pancevo” (2012), “Homelessness and Housing Exclusion in Serbia” (2013), “Social Housing in Transition Countries” (2012-2013), “Contemporary globalization and reterritorialization of society” (2014-2020). I suoi interessi di ricerca più recenti si concentrano sulle questioni dello sviluppo rurale nel contesto della globalizzazione, in particolare sull'accaparramento globale della terra e sull'attivismo civico che questo provoca a livello locale, nazionale e transnazionale. |
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Jelisaveta Petrović , ricercatrice presso il Dipartimento di Sociologia, Facoltà di Filosofia dell’Università di Belgrado. I suoi interessi di ricerca si concentrano sui temi dell’attivismo ambientale e su altre forme di mobilitazione e impegno civico, proteste e movimenti sociali. Ha lavorato a diversi progetti di ricerca sulle mobilitazioni civiche in Serbia ("Public Participation in Environmental Decision-Making: the Case of Bor and Pancevo" nel 2012; "Protest Against Dictatorship" nel 2017; "1 of 5 Millions'' nel 2019). Fa parte del network europeo COST-Environmental Network for Environmental Citizenship . | |
Jelena Pesić , ricercatrice presso il Dipartimento di Sociologia, Facoltà di Filosofia dell’Università di Belgrado. È interessata ai fondamenti teorici dell’azione collettiva e dei movimenti sociali. Conduce attività di ricerca con metodi quantitativi e qualitativi su movimenti sociali, attivismo civico e proteste. Ha lavorato a diversi progetti di ricerca sulle mobilitazioni civiche in Serbia ("Protest Against Dictatorship" nel 2017 e "1 of 5 Millions'' nel 2019) e sul processo di Allargamento. | |
The Good Lobby | |
Alberto Alemanno , professore ordinario e cattedra Jean Monnet di diritto e regolamentazione dell’Unione europea presso l'École des hautes études commerciales de Paris (HEC). Ѐ anche direttore scientifico della EU Public Interest Law Clinic istituita da HEC Paris e della New York University School of Law. Fornisce regolarmente consulenza a ONG e governi, nonché organizzazioni internazionali e istituzioni, come Commissione europea, Parlamento europeo, etc. su vari aspetti del diritto dell’UE, cooperazione normativa internazionale e supporto alla elaborazione di politiche pubbliche. Le sue attività di ricerca e insegnamento si concentrano sul diritto europeo, diritto internazionale, diritto internazionale dell’economia. Ѐ co-fondatore e direttore di The Good Lobby. | |
University College Dublin | |
Graham Finlay (Ph.D Johns Hopkins, 2002), docente presso la School of Politics and International Relations della University College Dublin dal 2004. Nel 2009-2010 è stato membro della School of Social Sciences dell’ Institute for Advanced Study, Princeton, lavorando al progetto di ricerca "Education for Cosmopolitan Citizenship". I suoi interessi di ricerca includono la storia del pensiero politico, in particolare John Stuart Mill, l'educazione alla cittadinanza e allo sviluppo, la teoria e la politica dei diritti umani (in particolare i diritti dei migranti) e tematiche relative alla giustizia internazionale, tra cui migrazione e sviluppo. È stato Principal Investigator UCD in due grandi progetti finanziati dalla Commissione Europea: “Fostering Human Rights Among European Policies” e “Barriers to European Union Citizenship”. Partecipa al progetto Horizon 2020 GLOBUS-Reconsidering European Contributions to Global Justice. | |
Roland Erne insegna relazioni del lavoro internazionali e comparate presso UCD College of Business dell'University College Dublin dal 2003 ed fa parte dello Human Resources Management and Employment Relations Group della UCD School of Business. Cattedra Jean Monnet per l’integrazione europea e relazioni del lavoro presso l’UCD dal 2016 al 2019. Nel 2017 ha ottenuto un prestigioso grant dello European Research Council per il progetto di ricerca “Labour Politics and the EU’s New Economic Governance Regime” che ha esplorato le sfide e le possibilità che il nuovo regime di governance dell’UE pone ai movimenti sindacali e al nazionalismo metodologico in questo settore. Nel suo volume “European Unions. Labor’s Quest for a Transnational Democracy” (Cornell University Press, 2010) descrive l’emergere di un movimento sindacale europeo che supera i confini nazionali e contesta l’affermazione secondo cui non esistono prospettive realistiche per porre rimedio al deficit democratico dell'UE. | |
Imre Szabó , post-doc nell’ambito del progetto ERC "Labour Politics and the EU’s New Economic Governance Regime" presso il College of Business dell'UCD e presso il Geary Institute for Public Policy.Ha conseguito il dottorato in Scienze politiche presso la Central European University, Budapest. Il suo principale interesse di ricerca è la politica del lavoro nei servizi pubblici, con particolare attenzione all’accesso all'acqua, all'assistenza sanitaria e all'istruzione. Attraverso la sua ricerca, Imre sfida l'idea che l'avvento di una società postindustriale mitigherebbe il conflitto di classe. Esplora il mondo dei servizi pubblici, dove la voce dei dipendenti, l'attività sindacale e le controversie contrattuali sono aumentate negli ultimi decenni. Analizza anche l'impatto dell'integrazione europea sulle politiche del lavoro nei servizi pubblici. Imre si affida a metodi di ricerca comparativa e un approccio interdisciplinare che tengono conto anche dei processi di transnazionalizzazione. Ha esperienze di insegnamento in economia politica, rapporti di lavoro e globalizzazione. Le sue pubblicazioni sono disponibili sul suo profilo Google Scholar . | |
Darragh Golden è un ricercatore post-dottorato nell'ambito del progetto ERC "Labour Politics and the EU’s New Economic Governance Regime " presso il College of Business dell'UCD. Darragh si concentra sul nuovo regime di governance economica dell'UE e sulle implicazioni per il settore dei trasporti, in particolare, ma anche sulla politica del lavoro più in generale. Darragh ha ricevuto una borsa di studio internazionale dal Consiglio per la ricerca norvegese per lavorare al progetto "Globalisation and the Possibility of Transnational Actors" presso il Center of Advanced Studies di Oslo. | |
Università delle risorse naturali e scienze della vita, Vienna | |
Aron Buzogany , professore assistente presso l’Institute of Forest, Environmental and Natural Resources Policy presso l’University of Natural Resources and Life Sciences di Vienna. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso la Freie Universität Berlin e ha ricoperto incarichi accademici presso la Freie Universität, l'Università di Yale, l'Istituto tedesco della pubblica amministrazione e l'Università di Monaco. La sua ricerca si concentra sulla politica comparata e sul processo decisionale dell'Unione europea, con un focus sulle politiche ambientali ed energetiche e sulla società civile. | |
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Patrick Scherhaufer , docente presso l’l’Institute of Forest, Environmental and Natural Resources Policy presso l’University of Natural Resources and Life Sciences di Vienna. I suoi interessi di ricerca includono l’analisi delle politiche pubbliche, con un focus sulle politiche ambientali e sull’intersezione tra scienza, tecnologia e ambiente, l’integrazione europea e il processo di europeizzazione. |
Attività
Nell’ambito del progetto, della durata di 3 anni, i partner svilupperanno un programma di ricerca congiunto, promuoveranno l’arricchimento dell’offerta didattica delle università partner e stimoleranno il dialogo tra l’accademia e il resto della società attraverso seminari, una Summer school internazionale e diversi incontri con i decisori politici a livello nazionale ed europeo. In particolare, il piano di lavoro di TraPoCo combina:
- attività di ricerca e pubblicazione di una serie di articoli scientifici che verranno raccolti in un volume pubblicato in Open access;
- attività di networking tra ricercatori e due conferenze accademiche, a Firenze e a Vienna;
- attività didattica rivolta a studenti e studentesse delle università partner grazie a una serie di Visiting Lecture tenute dai coordinatori accademici dei partner nelle altre università del consorzio;
- attività di formazione rivolta a ricercatori, attivisti e società civile provenienti da tutta Europa grazie ad una Summer School internazionale che si terrà a luglio 2021 a Bilbao;
- attività di formazione sull’attivazione e la partecipazione civica a livello europeo per attivisti, organizzazioni della società civile e giornalisti grazie ad un ciclo di seminari in diverse città italiane;
- attività di coinvolgimento e dialogo con gli stakeholder e con i decisori politici europei, attraverso una serie di eventi pubblici e di policy, webinar con esperti e la redazione di raccomandazioni politiche;
- attività di divulgazione e disseminazione scientifica e promozione del dibattito pubblico sui temi del progetto attraverso la pubblicazione di articoli, approfondimenti, interviste, podcast sul portale di approfondimento www.balcanicaucaso.org.
Dialogo con la società civile e le istituzioni politiche
Tra.Po.Co ha una forte vocazione alla divulgazione e alla promozione di un dialogo costante tra accademia, società civile e decisori politici al fine di favorire un processo di apprendimento reciproco tra il mondo accademico e i portatori di interesse, aprire il mondo della ricerca alle prospettive della società civile e promuovere la costruzione di politiche pubbliche basate su evidenze scientifiche. Tra.Po.Co coinvolte un gran numero di portatori di interesse - organizzazioni della società civile, attivisti, giornalisti, studenti, decisori politici a livello locale, nazionale ed europeo, grazie alle numerose iniziative pubbliche, di policy e di formazione previste. Tra.Po.CO ha un’ampia proiezione geografica che va oltre i 5 paesi dei partner del progetto: iniziative pubbliche e di disseminazione si svolgeranno in altri paesi, UE (Bulgaria, Romania, Belgio) e paesi candidati dei Balcani occidentali alle prese con il processo di Allargamento.