Moldavia, più rimesse dalla Russia che dall’UE

14 febbraio 2013

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Gli ultimi dati sulle rimesse di chi emigra per lavoro dalla Moldavia parlano chiaro: due terzi delle rimesse arrivano dalla Russia, solo una piccola parte dall’UE.

Secondo un rapporto recentemente pubblicato dalla banca nazionale moldava, nel corso del 2012 sono stati trasferiti dall’estero in Moldavia quasi un miliardo e mezzo di dollari, perlopiù rimesse di lavoratori inviate tramite sistemi di pagamento rapido come Western Union e Moneygram.

Il 65,5% delle rimesse arriva dalla Russia. Dall’Italia, arriva invece il 9,1%. Tra gli altri paesi principali da questo punto di vista il comunicato cita Israele (5,4%), gli Stati Uniti d’America (4,9%) e la Francia (1,3%). Nel comunicato si sottolinea come i dati non includano i trasferimenti verso la Transnistria.

Particolarmente interessante inoltre la dinamica delle rimesse negli anni della crisi. Il crollo netto delle rimesse nel 2009 (-30% in un anno) ha coinciso con un forte cambiamento della loro provenienza. Nel 2008, infatti, dalla Russia proveniva circa un terzo delle rimesse di lavoratori moldavi all’estero. Negli anni successivi, le rimesse da paesi UE sono diminuite mentre quelle provenienti dalla Russia sono ormai due terzi del totale, e in continua crescita.

Presumibilmente, questo è uno dei motivi per cui in vari sondaggi d’opinione (citati anche in un recente articolo pubblicato su Osservatorio) si registra maggiore consenso sulla necessità per la Moldavia di sviluppare l’integrazione economica con la Russia e altri paesi dello spazio post-sovietico, piuttosto che con l’UE. Come mostrano questi dati, non si tratta certo solo di gas a basso costo. Per una serie di motivi, a buona parte dei cittadini moldavi la Russia sembra offrire migliori possibilità lavorative ed economiche rispetto ai paesi UE.

LINK: Comunicato stampa della Banca Nazionale Moldava