Bandiere europee

(European Parliament/Flickr )

Nel 2012, le visite di José Barroso e Angela Merkel in Moldavia hanno sollevato speranze di viaggi senza visto nell'Unione europea per i cittadini moldavi entro il 2014. Nel frattempo, la proposta russa di entrare nella sua unione doganale divide l'opinione pubblica

09/01/2013 -  Natalia Ghilaşcu Chişinău

"L'accordo di liberalizzazione con l'UE potrebbe essere firmato nel 2014", ha dichiarato Iurie Leancă, ministro degli Esteri moldavo. Questa nuova previsione arriva dopo che la precedente ottimistica promessa di esenzione dal visto entro il 2012 non si è realizzata. Il sogno nazionale dell'esenzione dai visti per l'UE deve andare di pari passo con le riforme in tema di corruzione e indipendenza della magistratura. L'attuale governo intende affrontare questi problemi prima delle prossime elezioni parlamentari, previste per il 2014.

I leader UE sostengono le riforme

Nonostante la grave crisi economica in alcuni Stati membri dell'UE, la Moldavia ha ricevuto importanti visite internazionali nel corso del 2012, tra cui quelle del presidente della Commissione europea José Barroso e della cancelliera tedesca Angela Merkel. Nell'ultimo incontro con i leader moldavi, Barroso ha espresso apprezzamento per le riforme intraprese dal governo, sottolineando l'appartenenza della Moldavia all'Europa e il crescente sostegno ricevuto da parte dell'Unione europea, che dai 35 milioni di euro del 2006 è arrivato ai 122 del 2012, trasformando la Repubblica Moldova nel più alto destinatario di sostegno europeo pro capite (41 euro a persona).

"Considero la Moldavia come parte dell'UE. La mia visita qui è un segno di riconoscimento per le riforme attuate", ha dichiarato Barroso secondo media locali durante la sua prima visita a Chişinău. Il presidente della Commissione europea ha anche espresso la speranza che la Moldavia continuerà ad attuare le riforme necessarie, quali la ristrutturazione delle forze di polizia e del sistema giudiziario. Tre gli importanti accordi previsti entro la fine del 2013: libero scambio, accordo di associazione e liberalizzazione dei visti.

Moldavia, leader nelle riforme nel partenariato orientale

Secondo Nicu Popescu, ex consigliere del primo ministro Vlad Filat, la visita di Barroso è stata un messaggio di sostegno: "Bruxelles vuole un vicinato prospero e democratico. La Moldavia ha imboccato una buona strada". Un altro incoraggiamento è venuto dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha lodato gli sforzi del paese, definito leader nel partenariato orientale (Eastern Partnerhsip) in campo di riforme.

Il Forum UE-Moldavia, tenutosi a Berlino alla fine di ottobre, aveva lo scopo di elevare il profilo della Moldavia come "storia di successo" nell'ambito del partenariato orientale dell'Unione europea. "La Moldavia è cambiata e continua a cambiare rapidamente. Da incerto sostenitore del partenariato orientale si è trasformata nel suo membro più importante, partner fermamente convinto e affidabile", ha dichiarato Stefan Füle, Commissario europeo per l'allargamento e il vicinato.

L'adozione della legge anti-discriminazione è stata un passo avanti senza precedenti nella regione del partenariato orientale. Un'altra riforma che il governo di Chişinău si è impegnato a portare avanti è la lotta alla corruzione.

Direzione giusta o sbagliata per i cittadini moldavi?

La questione della Transnistria solleva le maggiori preoccupazioni in termini di integrazione europea, dal momento che molti pensano che la Moldavia non possa essere un'altra Cipro per l'Europa. I politici europei sono consapevoli del fatto che il conflitto territoriale non si risolverà dalla sera alla mattina. In ogni caso, dalla delegazione UE in Moldavia arrivano messaggi rassicuranti  mirati a mostrare come l'integrazione europea sia la direzione giusta per il paese. Ma i cittadini moldavi rimangono divisi.

Quando la Russia ha invitato la Moldavia ad aderire all'Unione doganale eurasiatica (Russia, Bielorussia e Kazakistan), oltre il 57% dei moldavi si è dichiarato favorevole in un sondaggio ; solo il 52% è invece favorevole all'entrata nell'UE. La Russia non ha alcun interesse a perdere la Moldavia come potenziale membro lasciandole stringere le relazioni con l'UE. Il mercato russo rimane inoltre il principale partner commerciale della Moldavia, cosa che espone il governo di Chişinău a forme di embargo commerciale contro le merci moldave (come è accaduto, in particolare, con i vini).

La scelta del presidente

Nel 2011, la Russia ha chiamato ad una maggiore integrazione economica tra le nazioni ex-sovietiche. Nel settembre 2012, la Moldavia è stata chiamata da Mosca ad aderire all'Unione eurasiatica, ma i leader russi hanno invitato i politici moldavi a scegliere fra il gas russo a basso prezzo e l'integrazione con gli accordi UE per l'energia . In risposta, il neo eletto presidente moldavo Nicolae Timofti ha dichiarato che Mosca fa di tutto per ostacolare le aspirazioni europee di Chişinău: anche se la Moldavia non è tra i paesi interessati all'Unione Eurasiatica, la Russia sembra volersi assicurare che non stringa alleanze alternative.

"I russi ci dicono apertamente che siamo nella loro area di influenza, ma noi abbiamo i nostri interessi. Non ho paura delle opinioni contrastanti. Bisogna convincere coloro che non sono d'accordo. L'integrazione europea è oggi parte della nostra idea nazionale", ha dichiarato Timofti ad un giornale romeno. Secondo il primo ministro Vlad Filat, la Moldavia continuerà ad avere forti relazioni con i paesi della Comunità stati indipendenti, aggiungendo diplomaticamente che invece di entrare nell'unione doganale a leadership russa, la Moldavia coopererà a livello bilaterale con i suoi membri.


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