
2025 European SLAPP Contest Award © Sonia Goicoechea
La quinta edizione del concorso europeo di CASE premia gli aficionados delle SLAPP, i potenti di turno che non possono fare a meno di ricorrere alle molestie legali per mettere a tacere le critiche nei loro confronti: Tra i vincitori il sindaco di Belgrado Aleksandar Šapić, ENI e la compagnia romena Clean Tech International
Nella serata dell’8 aprile 2025 si è svolta a Bruxelles la quinta edizione dello European SLAPP Contest organizzato da CASE - Coalition Against SLAPPs in Europe, un concorso che con tono ironico mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impiego delle azioni temerarie, alias SLAPP - Strategic Lawsuits Against Public Participation. Le SLAPP, comunemente note con il termine giornalistico “querele bavaglio”, sono una forma di abuso del diritto generalmente promosso da soggetti in posizioni di potere per intimidire giornalisti, attivisti, ricercatori, organizzazioni o privati cittadini nell’esercizio della propria libertà di espressione e del diritto alla partecipazione pubblica su temi di rilevanza sociale, politica, ambientale, o comunque in generale di interesse pubblico.
Attraverso lo European SLAPP Contest, i principali casi SLAPP registrati nel corso dell’anno sono simbolicamente posti in competizione all’interno di cinque categorie tematiche , a seconda del tipo di attore coinvolto come querelante o ricorrente, della frequenza con cui questo ricorre ad azioni analoghe, o della natura dell’azione legale stessa, oltre ad una categoria speciale riservata alla giuria popolare, il cui “vincitore” è quindi selezionato attraverso una votazione aperta online tra i vari nominees.
L’edizione dello scorso anno aveva visto trionfare l’Italia, alla cui premier era stato assegnato il titolo SLAPP Politician of The Year , premio rivolto alla figura politica che nel corso dell’anno si è distinta per il ricorso alle SLAPP, in relazione alle querele per diffamazione intentate dalla Presidente del Consiglio contro la testata Domani, contro Brian Molko , frontman dei Placebo - che l’aveva definita «fascista» e «razzista» durante un concerto - ed in particolare contro lo scrittore Roberto Saviano, querelato per diffamazione aggravata per alcune espressioni impiegate nel corso di una trasmissione televisiva in critica della sua «retorica anti-immigrazione di lunga data» .
L’edizione 2025 è stata inaugurata con un video che ripercorre la tentata consegna, da parte di Charlie Holt, esperto legale di Global Climate Legal Defense nonché host delle precedenti edizioni del contest, del premio Corporate Bully of the Year assegnato lo scorso anno alla compagnia assicurativa bulgara Lev Ins. Quest’ultima aveva infatti intentato una SLAPP contro il portale indipendente Mediapool, chiedendo un risarcimento di 500.000 euro. Azione legale che del resto si è conclusa con una sentenza di secondo grado in favore di Mediapool.
Quest’anno, per la categoria SLAPP Politician of The Year è stata invece simbolicamente premiata Rachida Dati, ministra della Cultura francese, per il ricorso a più querele per diffamazione contro le testate giornalistiche Le Canard Enchaîné, Le Nouvel Observateur, e Libération in risposta ad inchieste sui rapporti politici e finanziari della ministra, compresi legami con Azerbaijan e Qatar, oltre che con ex-dirigenti aziendali.
Come Corporate Bully of the Year, è stata la compagnia romena Clean Tech International a ricevere il primo posto , per l’azione legale contro AER Muntenia. L’associazione di cittadini, impegnata nella lotta contro le operazioni della fabbrica Clean Tech a causa dei potenziali rischi ambientali e delle esalazioni nelle aree di Slobozia e Ciulnița, aveva impugnato le concessioni ambientali dell’azienda. In risposta, Clean Tech ha presentato ai membri di AER Muntenia una richiesta di risarcimento complessivo di 20 milioni di euro in caso di effettiva revoca delle concessioni. Come conseguenza, il contenzioso è stato inserito nei registri fondiari dei membri dell’associazione, congelandone la gestione del proprio patrimonio immobiliare.
In questa categoria, riservata alle grandi aziende, spesso multinazionali, che ricorrono alle molestie legali per zittire critiche e proteste, nel 2021 il primo posto era stato assegnato all’italiana ENI, per le minacce legali nei confronti de Il Fatto Quotidiano, a cui era stata richiesta la rimozione di 31 articoli contestati come «diffamatori» - richiesta poi rigettata dal giudice come infondata a fine 2022, e per cui ENI era stata condannata al pagamento delle spese legali . Del resto, nel corso degli anni ENI ha preso di mira anche Rai e Report, e la testata Domani con simili tattiche di intimidazione. Proprio questo reiterato ricorso di ENI alle azioni temerarie, le è valsa nell’edizione di quest’anno del contest di CASE l’assegnazione del premio come SLAPP Addict of the Year 2025. In particolare in risposta all’azione legale contro Greenpeace e ReCommon , a distanza di alcuni mesi dall’avvio da parte delle due ONG del contenzioso strategico contro ENI - nel contesto della campagna “La Giusta Causa” - volta a richiederne l’accertamento delle responsabilità per i danni provocati all’ambiente, e alla querela contro Antonio Tricarico per le dichiarazioni rilasciate a Report nel maggio 2024.
A ricevere il titolo di International Bully of the Year, è stata invece Energy Transfer , la compagnia statunitense proprietaria del Dakota Access Pipeline, che ha avviato un’azione legale contro Greenpeace International e Greenpeace USA per estorsione, diffamazione, ed interferenza illecita. Nel marzo 2025, una giuria del North Dakota ha condannato Greenpeace per diffamazione , imponendole di versare 660 milioni di dollari ad Energy Transfer: si tratta del risarcimento più elevato mai inflitto a un’organizzazione ambientalista nella storia degli Stati Uniti.
Nel caso della categoria Farcical Threat of the Year, riservata ai casi con richieste o accuse particolarmente sproporzionate al punto da risultare, appunto, ai limiti del farsesco, il primo premio è andato alla clinica privata di chirurgia estetica britannica Signature Clinic, per le intimidazioni legali particolarmente aggressive - come avvertimenti sulla possibilità di pene reclusive a fronte di richieste di rimborso - nei confronti di almeno sei pazienti che si sarebbero espressi pubblicamente lamentando risultati dolorosi o insoddisfacenti in seguito ad interventi eseguiti presso la clinica.
Infine, il sindaco di Belgrado Aleksandar Šapić è stato selezionato per la categoria The People’s Choice, per aver querelato la testata Balkan Investigative Reporting Network - BIRN Serbia, il suo caporedattore Milorad Jovanović, e i giornalisti coinvolti - Jelena Veljković e Aleksandar Đorđević - in relazione all’articolo sulla mancata dichiarazione all’Agenzia Anti-Corruzione serba - come previsto dalle normative pertinenti in vigore - di una villa a Trieste per il valore di 820.000 euro.
Šapić ha negato la veridicità delle informazioni divulgate da BIRN, accusando la testata di aver dichiarato il falso allo scopo di screditarlo e presentando una richiesta di risarcimento per danni morali per 6 milioni di dinari - pari a 51.200 euro. Con accuse e richieste di risarcimento analoghe, e sempre contro BIRN Serbia - oltre a Ivanović e al reporter Radmilo Marković è rivolta inoltre un’altra azione legale da parte di Šapić, in risposta all’articolo che esprimeva riserve circa la liceità della sanatoria dell’ampliamento di una costruzione di proprietà del sindaco di Belgrado sita nel quartiere di Bežanijska Kosa. Intimidazioni che del resto lo scorso autunno erano valse al sindaco di Belgrado anche il premio Obstructor of Transparency Award - Ostacolatore alla Trasparenza - assegnatogli congiuntamente dai due organizzatori, il Civic Initiatives e lo European Fund for the Balkans nel contesto di un concorso regionale Western Balkans SLAPP contest , che premia i bulli di Serbia, Macedonia del Nord, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Albania e Montenegro.
In un contesto in cui si registra una costante crescita nei casi SLAPP, si rivela particolarmente cruciale riuscire a sollevare attenzione sui casi principali e sulle diverse manifestazioni con cui una SLAPP può presentarsi, così come sulle diverse categorie di attori e di potenziali bersagli; è proprio in questo contesto e con quest’ottica di fondo che si colloca l’iniziativa dello European SLAPP Contest, sia nella logica di cercare di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica e i potenziali bersagli di azioni legali analoghe, che in quella di cercare di fornire ai casi stessi, nonché ai querelanti e ricorrenti, l’esposizione alla stessa opinione pubblica e ad un certo grado di accountability che questi ultimi mirano ad eludere trascinando chi li critica in tribunale - come evidenziato anche dall’europarlamentare e capo della delegazione maltese al Parlamento Europeo David Casa , tra i giurati dello European SLAPP Contest 2025.
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