
Mikhail Saakashvili © Drop of Light/Shutterstock
Il parlamento georgiano ha istituito una commissione per indagare sui presunti crimini commessi dal Movimento Nazionale Unito, partito dell'ex presidente Mikheil Saakashvili, tra il 2003 e il 2012. Saakashvili è tutt'ora in carcere per scontare una condanna del 2018 e altre due appena ricevute
Nel marzo 2025 Mikheil Saakashvili, ex presidente georgiano ed ex leader del partito Movimento Nazionale Unito (UNM), è stato nuovamente condannato.
Già in carcere per una precedente condanna del 2018, Saakashvili ha ora ricevuto altre due condanne: una a quattro anni e mezzo di reclusione per attraversamento illegale del confine, e una per appropriazione indebita a nove anni. E la lista delle condanne potrebbe proseguire, visto che rimangono sospesi altri capi di imputazione.
Saakashvili è in carcere dal suo rocambolesco ritorno nel paese nel 2021 ed è in precarie condizioni di salute. Sconfitto politicamente, incarcerato e malato, rimane l’arcinemico di Bidzina Ivanishvili, e il suo Movimento Nazionale Unito con lui, anche se ormai non è più il principale partito di opposizione nel paese.
La “fine del Movimento Nazionale Unito” è stata una componente fondamentale della campagna del Sogno Georgiano nel 2024.
Bidzina Ivanishvili ad apertura di campagna elettorale, il 29 aprile 2024, ha dedicato una parte del proprio discorso a Saakashvili e al suo partito: “So che molti dei nostri sostenitori erano insoddisfatti del fatto che non abbiamo punito abbastanza lo UNM. Anche se molti dei suoi leader hanno trascorso del tempo in prigione e il suo leader [Saakashvili] è ancora in prigione, è vero che non abbiamo portato lo UNM in tribunale, non l’abbiamo condannato come l’entità criminale e traditrice che è. […] Dopo le elezioni emetteremo una severa condanna politica e legale contro lo UNM collettivo [ovvero il partito, le ONG e gli oppositori politici]; riceverà la giusta punizione che merita”.
Dalle parole ai fatti: il giorno seguente, l'allora leader dello UNM, Levan Khabeishvili, un membro del parlamento che avrebbe dovuto godere dell'immunità parlamentare, è stato prelevato dalla polizia durante la protesta contro la legge sugli agenti stranieri e picchiato violentemente.
È stato ricoverato in ospedale e subito sottoposto a un intervento chirurgico per il naso rotto e le ferite al viso. Il giorno seguente contro il parere dei medici si è unito all'opposizione in parlamento per votare contro la legge, su una sedia a rotelle.
Il partito è stato preso di mira durante l’ultimo anno .
Tina Bokuchava, che ha sostituito Khabeishvili alla guida del partito, ha ricevuto minacce telefoniche. Anche i familiari di altre figure dell'opposizione sono stati presi di mira. Il membro del parlamento del Sogno Dimitri Samkharadze ha annunciato pubblicamente che lui e i suoi scagnozzi erano responsabili della campagna di intimidazione contro gli oppositori del governo e la società civile.
Samkharadze ha condiviso l'elenco dei potenziali obiettivi, tra cui l’ufficio centrale dello UNM a Tbilisi e la sede di Batumi. Ed effettivamente a primavera l’ufficio centrale è stato vandalizzato da 30-40 aggressori. L’ufficio a Poti è stato vandalizzato, con le finestre rotte da oggetti pesanti. Più di recente, l’ufficio di Gori è stato bersaglio di aggressioni.
Seguono una serie di detenzioni di membri del partito e di attivisti, fra cui Irakli Edzgveradze (coordinatore della campagna dello UNM nel distretto di Gldani) e Irakli Nadiradze, membri del Consiglio comunale di Tbilisi. Secondo il suo avvocato Edzgveradze è stato vittima di violenza da parte della polizia. Innumerevoli sostenitori dello UNM sono stati arrestati e/o sono ancora in stato di detenzione.
Abolire il partito
Uno dei punti del programma elettorale del Sogno Georgiano è l’abolizione dello UNM. Ivanishvili ha affermato che il Sogno aveva bisogno della maggioranza costituzionale “per liberare il paese da questa grave malattia una volta per tutte” e ha giurato di avviare il processo legale dopo le elezioni per mettere fuori legge “tutti i partiti satellite e successori” dello UNM.
In campagna elettorale Ivanishvili aveva dichiarato che: “Le elezioni del 26 ottobre dovranno trasformarsi nei processi di Norimberga per lo UNM, dove la maggioranza costituzionale del popolo georgiano emetterà un verdetto appropriato nei confronti di questo gruppo di politici senza patria, parte della rete di agenti stranieri pronti a firmare qualsiasi ordine anti-stato. […] Si terranno elezioni sane nel sistema politico georgiano solo quando l’UNM collettivo sarà sostituito da forze politiche patriottiche”.
Il primo ministro del Sogno Irakli Kobakhidze ha all’epoca confermato l’intenzione di vietare tutte le forze politiche di opposizione perché, “in realtà, tutte queste sono una sola forza politica: il Movimento nazionale collettivo. Sono collegate tra loro direttamente, il che può essere dimostrato legalmente [...], sarà dimostrato che il Movimento Nazionale collettivo sta servendo obiettivi criminali”.
In campagna elettorale Kobakhidze aveva spiegato che la decisione di vietare queste forze politiche non sarebbe stata necessariamente presa dalla Corte costituzionale, che è l’organismo legalmente autorizzato a prendere tali decisioni, ma che l’ufficio dei procuratori dovrebbe avviare indagini specifiche, o che sarebbe stata formata una commissione parlamentare. Kobakhidze aveva anche confermato che la revoca dei mandati di membro del Parlamento sarebbe la conclusione logica di tale divieto.
Tutto questo effettivamente è stato fatto: all'inizio di febbraio i rappresentanti di 3 dei 4 partiti di opposizione si sono visti revocare i mandati, e nel parlamento siede una nuova opposizione che il Sogno considera “sana”.
La Commissione
Il parlamento del Sogno ha anche istituito una commissione investigativa temporanea per indagare sui presunti crimini commessi dal governo dello UNM nel 2003-2012. La commissione lavorerà per sei mesi, convocando e interrogando ex funzionari del regime e altri che potrebbero avere informazioni sui presunti crimini. Le sue conclusioni saranno sottoposte al vaglio del parlamento per l'approvazione a settembre, dopodiché saranno trasmesse ai procuratori per garantire la punizione dei criminali.
Ne è presidente Tea Tsulukiani, attualmente vicepresidente del Parlamento del Sogno Georgiano, che per il partito ha ricoperto incarichi di alto livello come ministro della Giustizia dal 2012 al 2020 e di ministro della Cultura e dello Sport dal 2021 al 2024.
Tsulukiani ha esteso poteri aggiuntivi per la commissione e ha affermato che le vittime e i testimoni dei presunti crimini devono rivolgersi alla commissione. Tsulukiani ha anche sottolineato che le persone convocate dalla commissione sono legalmente tenute a collaborare, in alternativa si configura come un reato.
L’UNM ha già però fatto sapere che non intende prestarsi a quella che è considerata una farsa, con sentenze già emesse prima ancora che tutta la trafila inizi, prima in parlamento e poi nei tribunali.
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