A come Srebrenica
Spettacolo di e con Roberta Biagiarelli, organizzato in occasione del ventesimo anniversario del genocidio di Srebrenica e inserito nel calendario di Expo in Città; alle 20:30 l'autrice accoglierà gli ospiti con il rito del caffè bosniaco
Intorno al 9 luglio 1995 l’armata serbo bosniaca attacca la Zona Protetta di Srebrenica e il territorio circostante. L’offensiva si protrae fino all’11 luglio 1995, giorno in cui le unità serbo bosniache entrano in Srebrenica.
Seguono stupri, mutilazioni, esecuzioni di civili, sepolture di vivi.
Ma il massacro di 9.000 civili di quella metà di luglio del 1995 è solo l’epilogo di una storia iniziata tre anni prima, una storia di Assedio.
Dicono: chi è sopravvissuto a Srebrenica non può dire di avere sentimenti in corpo, e chi non l’ha conosciuta non può dire di aver visto la guerra in Bosnia. È per questo che abbiamo voluto raccontare l’assedio e la caduta di Srebrenica.
“Io sono nata in un paese davanti al mare…”, una donna torna bambina scrutando l’orizzonte. “Cosa c’è dall’altra parte?” si chiede. Una domanda semplice, ma scopriamo che certe domande non ce le facciamo mai. O almeno, quella domanda non ce la siamo fatta, quando la risposta era una, e semplice: dall’altra parte del mare c’è una terra e una guerra.
Un’attrice sola sul palco per più di un’ora diventa narratrice e protagonista di una storia dove la Ragion di Stato e gli Interessi di Politica Internazionale hanno giocato a Risiko con la vita di decine di migliaia di persone.
Questo spettacolo/testimonianza ricorda le vittime e punta il dito sui carnefici: Aggressori e Aggrediti.