Balcani vent'anni dopo. 1991-2011

Mostra fotografica di Livio Senigalliesi prodotta da Associazione per l'ADL a Zavidovići e Osservatorio Balcani e Caucaso; nell'ambito della rassegna "P.Assaggi di Culture. I Balcani". Inaugurazione e rinfresco giovedì 29 gennaio alle ore 20, con la testimonianza di Don Ivano Tagliabue

Un viaggio lungo una generazione. Venti anni di conflitti e tragedie, ma anche resistenza, ricostruzione, voglia di sanare le ferite. Il conflitto che ha smembrato la Jugoslavia, esploso vent'anni fa, ha toccato tutti i popoli e gli stati della Federazione di Tito. In pochi sono riusciti a testimoniare gli eventi bellici, ma anche il lungo dopoguerra e la faticosa ricostruzione, quanto Livio Senigalliesi. I primi fuochi a Plitvice, il dramma di Vukovar. E poi l'assedio infinito di Sarajevo; Mostar, col crollo del ponte e l'incrinarsi dei secolari rapporti di tolleranza; il dramma della Kraijna durante l'operazione 'Tempesta'. E quando il dramma si sposta in Kosovo, Senigalliesi è uno dei primi fotoreporter ad arrivare, ed uno di quelli che decidono di restare fino in fondo, per continuare a raccontare storie e destini dopo che le telecamere dei grandi network televisivi hanno fatto le valigie in cerca di crisi nuove e più telegeniche" (Francesco Martino, giornalista OBC)

Ingresso libero

ORARIO
venerdì 30 gennaio 18:00 - 20:30
sabato 31 gennaio 16:30 - 20:30
domenica 1 febbraio 10:30 - 12:30 e 16:30 - 18:30

 

Livio Senigalliesi appartiene a pieno titolo al nocciolo duro dei reporters che hanno fatto la storia del giornalismo internazionale nei Balcani. Uno di quelli che non ti ricordi più neanche come, quando e dove lo hai visto negli ultimi dieci anni. Di certo sempre nel posto giusto al momento giusto. Provo a ricordare alcuni "hot spots" dove ho visto il suo ciuffo biondo spuntare tra macerie, carneficine, folle inferocite,esplosioni, colonne di profughi in fuga: la Sarajevo assediata, Mostar divisa, Bihac isolata, Brcko contesa, Srebrenica deserta, Gorazde agonizzante, le fosse comuni di Zvornik, i profughi della Krajina, le manifestazoni antiregime di Belgrado e poi naturalmente il Kosovo, provincia battuta in lungo e in largo da Livio quando altri a malapena sapevano dove fosse e cosa stesse succedendo. In questa mostra verranno esposte alcune immagini storiche affiancate ad altre realizzate negli stessi luoghi 20 anni dopo. Per non dimenticare e per "vedere" cosa è cambiato. - Ken Damy