Breaking free - voci e storie dei bambini nati dalla guerra
In anteprima italiana, la mostra dedicata ai bambini nati da donne vittime di stupro di guerra in Bosnia Erzegovina. All'apertura, il 26 ottobre, previsto un incontro con Ajna Jusić portavoce dell'Associazione di Sarajevo "Zaboravljena djeca rata" (Forgotten Children of War)
Iscos Emilia-Romagna in partenariato con Cisl Emilia Centrale e Comune di Reggio nell'Emilia, nell'ambito del progetto Shaping fair cities , porta per la prima volta in Italia la mostra che riporta alla luce le storie di una delle categorie più vulnerabili della società bosniaca martoriata dal conflitto serbo bosniaco.
Nata dagli attivisti dell'associazione di Sarajevo Zaboravljena djeca rata (Forgotten Children of War), "Breaking Free" trae ispirazione dalle storie di madri e dei loro bambini nati dalla guerra; è la storia di battaglie ignorate dalle autorità per più di 24 anni. Queste battaglie, rimaste nell'ombra sotto il segno dello stigma e della discriminazione, ora con forza reclamano di uscire allo scoperto e di raccontare l’oscurità che hanno vissuto.
Le foto sono state realizzate dell'artista franco-siriano Sakher Almonem.
L’associazione Forgotten Children of War, è impegnata dal 2015 nel far emergere le storie dei bambini nati durante la guerra, figli di stupri e violenze, condannati ad una vita contrassegnata da emarginazione e stigmatizzazione sociale. Con le sue iniziative di advocacy e testimonianza, gli attivisti per i diritti umani impegnati nell’associazione, si impegnano a diffondere una cultura dell’inclusione, del rispetto dei diritti umani, e una vivida consapevolezza delle tragiche e controverse esperienze vissute da tutta la società bosniaca.
Il 26 ottobre, nel giorno di apertura della mostra, è previsto un panel di discussione con la partecipazione di Ajna Jusić presidente di Forgotten Children of War e Luca Leone (giornalista e scrittore Infinito edizioni).
Per maggiori info: si veda la pagina di Iscos Emilia-Romagna