Don't forget. Taccuino di viaggio in Bosnia Erzegovina
Nell'ambito della XV edizione del Festival vicino/lontano, un incontro per riflettere riflessione sulla Bosnia, territorio martoriato dalla guerra e desideroso di riscatto, ridivenuto zona di transito per i migranti che percorrono la rotta balcanica, mentre i nazionalismi tornano a far sentire la loro voce
Nell'ambito dell'incontro viene proiettato un reportage fotografico realizzato durante i viaggi organizzati dall’associazione “Tenda per la Pace e i Diritti” di Staranzano con studenti di liceo: a Sarajevo, Mostar, Srebrenica e altre città della Bosnia.
È l’occasione per una riflessione a più voci su un territorio martoriato dalla guerra e desideroso di riscatto, ridivenuto zona di transito per i migranti che percorrono la rotta balcanica, mentre i nazionalismi tornano a far sentire la loro voce. Tra i testimoni, Gianluca Paciucci, già addetto culturale a Sarajevo, e il cestista bosgnacco Izet Sejmenović, promessa del basket giovanile jugoslavo, sopravvissuto ai colpi dei cecchini e tornato sui campi di basket in sedia a rotelle.
L’incontro si inserisce nell’ambito della mostra del pittore carnico Renzo Marzona, che ha affrontato il tema della guerra in Bosnia e nella ex Jugoslavia.
Intervengono:
- Gianluca Paciucci, insegnante, portavoce dell'Associazione culturale "Tina Modotti" di Trieste
- Izet Sejmenović, giocatore della squadra di basket in carrozzina "Castelvecchio Gradisca"
Modera Flavio Snidero, vicepresidente dell’associazione Obbiettivo Immagine.
Scarica il programma completo del Festival vicino/lontano (PDF )
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