Esodi, lungo la rotta balcanica
A distanza di 30 anni dall’abbattimento del muro di Berlino, nell'incontro si affronterà il tema dei nuovi muri che stanno sorgendo e in particolare lungo la rotta balcanica
ESODI ragiona in modo collettivo su quanto sta capitando: sorgono barriere e muri, e a distanza di 30 anni dall’abbattimento del muro di Berlino sono più di quaranta le barriere che dividono popoli e paesi nel mondo (dalla Palestina alla Corea, tra Messico e Stati Uniti e nella "fortezza Europa”) e oltre 3/4 sono state innalzate dopo il 1989.
Nuovi muri invalicabili, e non è un caso che la scelta per questa iniziativa cada proprio a Collegno, la città in cui sorgeva il più grande manicomio d'Italia, una città in cui 41 anni fa accadde un gesto rivoluzionario, non compiuto da un eroe solitario, ma da un'intera collettività che, armata di picconi, il muro l'ha abbattuto per lasciare il passo allo sviluppo di ragionamenti, coesi nel cercare delle alternative, altre possibilità, per dimostrare che un altro modo è possibile. Non facile ma possibile.
Osserveremo la rotta balcanica, ovvero quella più attraversata dalle migrazioni e anche quella dove l'Europa davvero sta franando in tutta la sua fragile (e talvolta criminale) costruzione politica.
Lo faremo con Luigi Ottani e Roberta Biagiarelli, che nell'agosto 2015 sul confine greco-macedone hanno realizzato un intenso reportage, e con Diego Acampora, che nel settembre di quest'anno ha compiuto un viaggio nella Bosnia nord-occidentale all'interno dei campi profughi.
Programma:
- Saluti delle autorità (Sindaco e Assessore)
- proiezione del video fotografico “Dal libro dell’esodo” a cura di Luigi Ottani
- letture testi dal reportage “Scappare dalla guerra” a cura di Roberta Biagiarelli
- l’esperienza dell’Associazione TojeTo lungo la rotta balcanica a cura di Diego Acampora
Luigi Ottani, fotografo. La sua attività, prevalentemente rivolta a temi sociali, lo ha portato a raccontare storie di “umanità” con mostre e pubblicazioni. Fra i suoi reportage ci sono la Cambogia, la Palestina, il Sahel, la Bosnia, lo Tsunami, Chernobyl, il Saharawi e il terremoto in Emilia. Nel 2007, con il volume Niet Problema! ha vinto il premio “Marco Bastianelli” per il miglior libro fotografico italiano.
Roberta Biagiarelli, autrice, attrice teatrale e documentarista; esperta di Balcani, si dedica con i suoi spettacoli teatrali alla produzione, ricerca e interpretazione di temi storici e sociali. Monologhi: Srebrenica, Reportage Chernobyl, Falluja, Figlie dell’epoca. Documentari realizzati: Souvenir Srebrenica (2006), La neve di giugno (2007), La Transumanza della Pace (2012).
Diego Acampora, docente alle scuole superiori ed esperto di ex-Jugoslavia, è presidente dell'Associazione TojeTo. Nel Settembre 2019 l'associazione ha effettuato un primo viaggio di inchiesta sulla situazione dei migranti che si spostano lungo la rotta balcanica, verificando la complessità del quadro sociale e politico di sfondo e le relazioni tra i vari attori in campo (ong, istituzioni, migranti), nel quadro di un'emergenza umanitaria alle porte d'Europa.
Cooperativa Sociale Atypica a r.l. , che ospita l'evento all'interno di Villa5 a Collegno, tra le sue attività si occupa da 4 anni di accoglienza, sperimentando cosa significa farsi attraversare da una moltitudine di incontri e narrazioni, storie "spesso narrate con un filo di voce o addirittura taciute perché le parole destano dolori ancora difficili da sostenere".
L’associazione torinese TojeTo è nata nel 2018 al termine di un'esperienza quasi decennale di progettazione e cooperazione con il mondo ex-jugoslavo, specialmente con associazioni e istituzioni bosniache e serbe. Organizza inoltre viaggi di conoscenza e scoperta dello spazio jugoslavo, svolge incontri pubblici per sensibilizzare la cittadinanza su tematiche legate ai Balcani. Negli ultimi tempi si è occupata di migranti lungo la rotta balcanica, viaggiando nella Bosnia nord-occidentale per monitorare la situazione e sensibilizzare sul tema.
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