Gli Ustascia e Ante Pavelić tra Zagabria e Siena
Il seminario intende presentare la parabola del movimento ustascia dalla sua fondazione alla fine del conflitto, nell’ambito della politica fascista, ma anche nelle logiche interne al nazionalismo croato, grazie al contribuito dei migliori studiosi che si sono dedicati a questi temi
uesto seminario offre l’opportunità agli studenti e alla cittadinanza di confrontarsi con una pagina di storia poco conosciuta ma importante, centrale nella parabola del fascismo europeo e italiano. Si tratta dei rapporti fra il regime mussoliniano e il nazionalismo croato più estremista, con la conseguente costituzione in Italia, nel 1929, del movimento politico-miliare degli ustascia, sotto la guida di Ante Pavelić.
Il tema ricopre particolare rilevanza perché evidenzia alcuni aspetti centrali della politica estera fascista (l’espansionismo aggressivo, la diplomazia parallela, la volontà di creare una sorta di “internazionale fascista”) e, al tempo stesso, significative evoluzioni della storia politica dell’Est Europa negli anni fra le due guerre. Il risultato finale di questi due macro-fenomeni è rappresentato dalle violenze a carattere socio-politico-nazionale che hanno devastato quei territori nel corso della seconda guerra mondiale, come ci ricorda anche la vicenda della manciata di nazionalisti ucraini aggregati agli ustascia negli anni Trenta.
Il seminario intende dunque presentare la parabola del movimento ustascia dalla sua fondazione alla fine del conflitto, nell’ambito della politica fascista, ma anche nelle logiche interne al nazionalismo croato, grazie al contribuito dei migliori studiosi che si sono dedicati a questi temi. In questa grande vicenda storica la città di Siena ha ricoperto un ruolo non secondario. Qui Pavelić ha vissuto per ben quattro anni (1937-1940), attendendo con pazienza il suo momento e scrivendo un libro di propaganda ideologica.
Siena dunque è protagonista della grande storia anche in epoca contemporanea, e torna protagonista oggi con un seminario che offre l’opportunità di riscoprire alcuni aspetti meno ricordati del Ventennio fascista.
PROGRAMMA
10.30 - PRESENTAZIONE E APERTURA DEI LAVORI
Tomaso Montanari, rettore dell’Università per Stranieri di Siena
11.00-12.30
LA POLITICA ESTERA FASCISTA VERSO L’EUROPA BALCANICA: 1927-1943
Emanuela Costantini, Università di Perugia e Marco Baffo, Università di Napoli Federico II
GLI USTASCIA IN ITALIA TRA TERRORISMO E CONFINO: 1929-1941
Massimiliano Ferrara, Università di Siena e Pisa
IL NAZIONALISMO CROATO E GLI USTASCIA TRA FASCISMO E GENOCIDIO: 1918-1945
Simone Malavolti, Università di Firenze
12.30-13.00
DOMANDE E DISCUSSIONE
pausa pranzo
14.00-15.30
ANTE PAVELIĆ A SIENA: 1937-1940
Eric Gobetti, storico freelance
MARIJA PAVELIĆ E IL RUOLO DELLE DONNE NEL MOVIMENTO USTASCIA: 1929-1945
Martina Bitunjac, Università di Potsdam/Centro Moses Mendelssohn
I NAZIONALISTI UCRAINI IN ITALIA E GLI USTASCIA NEGLI ANNI TRENTA
Raffaello Pannacci, Università di Perugia
coffee break
16.00-17.00
DOMANDE, DISCUSSIONE E CHIUSURA DEI LAVORI
Per ulteriori informazioni, si veda la pagina dedicata al seminario sul sito Università per Stranieri di Siena.