Herta Müller e il paese delle prugne verdi
Incontro-dibattito
Introduce:
Massimo Libardi
Intervengono:
- Fabrizio Cambi
- Roberto Keller
- Fernando Orlandi
Nata nel 1953 a Nitchidorf, nel Banato romeno, da una famiglia di svevi, Herta Müller nella Romania di Ceausescu conobbe la persecuzione della Securitate, la polizia segreta, per aver fatto parte del gruppo di scrittori e poeti “Aktionssgruppe Banat”, e per questo nel 1987 dovette emigrare.
Ha ricordato: “In Romania ero considerata una tedesca, in Germania una romena”. In questo scarto, come come nelle vicende personali e familiari troviamo le radici della sua narrazione (nella Seconda guerra mondiale il padre combatté con i tedeschi, mentre la madre, come molti altri romeni di origine tedesca, nel 1945 venne deportata in Unione Sovietica e condannata a cinque anni di lavori forzati in Ucraina).
Candidata alcune volte al Nobel negli anni passati, ha ottenuto il riconoscimento nel 2009, “per aver descritto l’universo dei diseredati, con la densità della poesia e la nitidezza della prosa”.
Il paese delle prugne verdi (Keller, 2008) è il libro nel quale, con una scrittura rarefatta, narra la vita, la sua e quella delle persone a lei più care, nella Romania comunista: “Le dittature operano con una visione ideologizzata dell’uomo, mai vera. L’uomo sovietico, ad esempio, non è stato reale o vero. Sono stata fortunata a sopravvivere alla dittatura, ma ho amici che non sono stati così fortunati e questo provoca ancora dolore”.
Di Herta Müller sono disponibili in italiano i seguenti libri:
Bassure (Editori Riuniti, 1987)
In viaggio su una gamba sola (Marsilio, 1992)
Il paese delle prugne verdi (Keller, 2008)
Lo sguardo estraneo, ovvero la vita è un peto in un lampione (Sellerio, 2009)
Cristina e il suo doppio (Sellerio, 2010)
Si aggiunge il libro intervista Herta Müller. Un incontro italiano (Avagliano, 2009)
A breve Feltrinelli pubblicherà L'altalena del respiro