Hotel Tito: le guerre jugoslave viste da Ivana Bodrozić
Presentazione del libro "Hotel Tito" con la partecipazione dell'autrice, Ivana Bodrožić
Ivana Bodrožić, autrice di "Hotel Tito" (edizioni Sellerio), dialoga con Giorgio Grizzi, presso la libreria Arcadia di Rovereto.
Ivana Bodrožić è nata a Vukovar nel 1982 dove ha vissuto fino all’inizio della guerra nel 1991 quando è stata sfollata in un albergo a Kumrovec con la sua famiglia. Laureata presso la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Zagabria, ha pubblicato diverse raccolte di poesia tradotte in numerose riviste letterarie internazionali. Nel 2016 ha pubblicato il thriller politico Rupa. Hotel Tito ha vinto il Prix Ulysse come migliore opera prima ed è stato tradotto in dieci paesi.
“Hotel Tito” è anche il nome che, sarcasticamente, venne dato alla sede della ex scuola del Partito Comunista posta in Kumrovec, la città natale di Tito, nello Zagorje, dove venivano fatti alloggiare gli sfollati da Vukovar nel corso dei lunghi mesi di assedio della città sul Danubio da parte dell’esercito serbo.
Qui, con ogni probabilità, finì la scrittrice Ivana Bodrožić, allora adolescente, sfollata anche lei da Vukovar con madre e fratello, mentre il padre, rimasto in città per opporre resistenza ai serbi, fu poi dato per disperso. Se non lei personalmente, comunque, ci finisce la ragazzina io narrante della storia che, con una scrittura che ben riproduce l’incedere del racconto che potrebbe essere di una tredicenne, di cui pare quasi di sentire la voce, racconta l’odissea di una famiglia, ma potrebbe essere, anzi è, quella di tante famiglie che da Vukovar, e non solo, sono state costrette a fuggire dai bombardamenti, dagli attacchi, dalla guerra che infuriava negli anni che portarono alla dissoluzione della Jugoslavia." (Dalla recensione al libro, a firma del collaboratore di OBCT Diego Zandel)
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