Il Mediterraneo dei fantasmi e dei sussurri. Il genocidio degli Armeni

Incontro con Varujan Vosganian, nell'ambito della sezione "Linguaggi" della trentunesima edizione del "Festival Oriente Occidente", che indagherà il Mediterraneo, oggi più che mai “mare di mari” come lo definì il grande storico francese Fernand Braudel

Mancano pochi anni al 2015 quanto sarà passato un secolo dall'eccidio del popolo armeno, deportato nei Cerchi della Morte, nel deserto Deir-ez-Zor.

Cento anni sono tanti, soprattutto se nel frattempo sono scoppiate due guerre mondiali, sono sorti e caduti gli imperi totalitari delle ideologie e sono nate nuove formazioni sovranazionali. Proprio la nascita dell'Europa e il paventato ingresso della Turchia nell'Unione Europea ha reso drammaticamente attuale il nodo irrisolto dello sterminio degli Armeni.
Tra pressioni internazionali e resistenze turche si gioca una partita importantissima per il Mediterraneo mentre anche la cultura vede nascere opere che squarciano il velo di silenzio steso su questo grande dramma. Tra le opere più interessanti e importanti degli ultimi anni anche quella di Varujan Vosganian e il suo Il libro dei sussurri che in un'opera di grande letteratura ci racconta la tragedia del popolo armeno e le storture del XX secolo.

 

VARUJAN VOSGANIAN, nato a Craiova, nel sud della Romania, il 25 luglio 1958. Trascorre l'infanzia e l'adolescenza a Focsani, nella regione della Moldova. Laureato presso l'Accademia di Studi Economici e presso la Facoltà di Matematica dell'Università di Bucarest è membro dell'International Adviser del Centro Europeo di Studi Politici dell'Unione europea a Bruxelles e dello Young Politicians Club di Londra. Già Ministro dell'economia, del commercio e delle finanze (2006-2008) della Romania ha collaborato con ONU, Unione europea, OCSE e altre organizzazioni economiche internazionali. Ha tenuto conferenze presso centri universitari internazionali di prestigio negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Francia, Danimarca, Polonia, Belgio. È presidente dell'Unione degli Armeni di Romania e vicepresidente dell'Unione degli Scrittori Romeni.

 

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