Il secolo dell’espresso italiano

Oltre cento anni di storia raccontati attraverso pezzi rari, documenti, immagini e oggetti. Un'intera sezione dedicata a Trieste, consacrata capitale del caffè. Mostra a cura del collezionista Enrico Maltoni

Il visitatore potrà ripercorrere oltre cento anni di storia grazie ad uno spazio espositivo di circa 400 mq. che accoglierà pezzi rari, dedicando un’intera sezione alla città di Trieste, consacrata Capitale del caffè. Un percorso tra scienza, economia, cultura e costume, arricchito da una preziosa raccolta di documenti, immagini e oggetti, testimonianza importante del passato dello storico porto marittimo della città.

Gran parte degli esemplari, selezionati per l’occasione dallo stesso collezionista, risale agli anni Cinquanta, periodo in cui Giovanni Achille Gaggia - proprietario di un bar milanese - inventò la prima macchina da caffè espresso con funzionamento a leva: il modello Classica di Gaggia. Creato nel 1948, erogò per la prima volta la crema caffè, migliorando l'aroma ed eliminando quel retrogusto di bruciato che aveva caratterizzato, fino a quel momento, “la nera bevanda”.

L’esposizione di questi prestigiosi pezzi centenari non mancherà di presentare all’appassionato visitatore anche i primi modelli cilindrici, o a colonna, con funzionamento a vapore che, inventati nel 1901 dall'ingegnere milanese Luigi Bezzera, rivoluzionarono l’allora tradizionale metodo per la preparazione del caffè: quello ad infusione, o “alla turca”.

Tra le ventisei macchine esposte ci saranno inoltre due vere icone: il modello "Extra" (1910), caratterizzato alla sommità dallo stemma dell'aquila Victoria Arduino, e il modello "900" (1925) de La San Marco.

Fanno parte della mostra modelli progettati da grandi designer italiani, ammirati in tutto il mondo, quali Gio Ponti, Bruno Munari, Enzo Mari, i fratelli Castiglioni, Marco Zanuso, che con le loro creazioni hanno contribuito a rendere ancor più grande ed ineguagliabile il Made in Italy. Modelli ancora oggi punto di riferimento assoluto per l'eccellenza, sia in termini di qualità della bevanda erogata, sia per l'estetica e il design.

Molti di questi "capolavori del modernismo", testimonianza di un passato recente, faranno la loro prima apparizione a Lubiana affiancati da innovativi esemplari contemporanei, tra cui la “Lavazza Blue”, disegnata nel 2005 dal progettista di auto Pininfarina, la Lavazza "A Modo Mio" del 2008, e la “La Cimbali - M39 GT” dell’anno 2010.

Un altro capolavoro in esposizione sarà la Faema, modello “Emblema” (2008): Giugiaro Design ha contribuito a trasformare questo magnifico remake in stile retrò in una macchina da caffè espresso da bar.

Il percorso espositivo è arricchito dalla proiezione di due filmati a corredo scenografico della mostra: il primo è una panoramica delle più celebri “comparsate” del caffè espresso in alcune delle pellicole più famose del cinema italiano ed internazionale, come “Casablanca”, “Accattone”, “C’era una volta in America”, “Roma”, “Amici miei”, “Guerre Stellari” e “Eyes Wide Shut”. Il secondo filmato, un documentario, descrive la storia delle macchine esposte raccontata attraverso le parole di chi ha ridato loro nuova vita, il collezionista Enrico Maltoni.

Nel punto vendita del Museo sarà disponibile la terza edizione in italiano ed inglese del libro “Espresso made in Italy 1901-1962”, la prima e a tutt’oggi unica pubblicazione al mondo sulla storia della macchina da caffè espresso, con oltre 9000 copie vendute.

Orari di apertura: mar-dom 10:00 - 18:00
Ingresso: euro 4,50

 

INFO:
Museo Etnografico Sloveno
etnomuz@etno-muzej.si
www.etno-muzej.s