L'importanza per l'Europa di ricordare Srebrenica
Commemorazione in occasione del 28esimo anniversario del genocidio avvenuto a Srebrenica, in Bosnia Erzegovina, nel luglio del 1995, in presenza di diversi relatori e rappresentanti istituzionali e delle associazioni bosniache in Italia
Commemorazione in occasione del 28esimo anniversario del genocidio avvenuto a Srebrenica, in Bosnia erzegovina, nel luglio del 1995.
L’11 luglio del 1995 le truppe serbo-bosniache di Ratko Mladić entrarono a Srebrenica, cittadina decretata “Area protetta” dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU tra aprile e maggio 1993 e posta sotto protezione dei Caschi blu, dove si erano assembrati migliaia di bosniaci musulmani fuggiti dai villaggi della zona. Quel giorno a migliaia, terrorizzati dopo l'ingresso in città delle truppe, avevano cercato rifugio nella base dei caschi blu di Potočari a pochi chilometri da Srebrenica. Le truppe olandesi invece consegnarono i civili ai soldati. Vennero deportate, uccise e occultate in fosse comuni più di 8mila persone, tutti bosgnacchi (bosniaci musulmani). Centinaia di civili, tra bambini, donne e vecchi, vennero sfollati con la violenza, altri tentarono la fuga percorrendo quella che fu per molti una marcia della morte.
Ogni 11 luglio avviene, nel cimitero del memoriale, la commemorazione delle vittime e la sepoltura dei nuovi corpi ritrovati e identificati.
Intervengono:
- Roberta Biagiarelli, attrice e documentarista, autrice e interprete dello spettacolo-testimonianza "A come Srebrenica"
- Paolo Maggia, sindaco di Gaglianico
- Ahmed Ef. Tabakovic, imam principale della comunità islamica dei bosniaci in Italia
- Don Paolo Loro Milano, parroco della chiesa cattolica di Gaglianico
- Console generale di Milano della Bosnia Erzegovina
- presidenti delle associazioni bosniache in Italia
INFO:
Associazione culturale bosniaca Biella
e-mail: acb.presidente@libero.it