La Rotta balcanica: inferno di gelo, botte e respingimenti
Serbia e Bosnia sono diventati i luoghi in cui queste persone vengono rigettate indietro. Solo l’Italia, nel 2020, ha respinto informalmente più di 1200 persone. La Croazia continua a farlo. Come è possibile che accada tutto ciò alle porte dell’Europa e sullo stesso suolo comunitario?
Come è possibile che ai confini dell’Europa la vita umana non valga nulla? Bambini, donne, uomini in fuga da paesi come la Siria e l’Afghanistan camminano affrontando pericoli, xenofobia e violenze che molto spesso giungono dalle istituzioni dei paesi che attraversano, scappando verso l’Europa.
Un luogo che li respinge, molto spesso impedendo loro di avanzare la richiesta di asilo politico, con deportazioni informali e immediate, accompagnate da botte, telefoni rotti, scarpe tagliate.
Serbia e Bosnia sono diventati i luoghi in cui queste persone vengono rigettate indietro. Solo l’Italia, nel 2020, ha respinto informalmente più di 1200 persone. La Croazia continua a farlo. Intanto in Serbia e Bosnia i campi governativi, spesso collocati a 20 km dalle città, in mezzo al nulla, sono poco meno che tendoni senza attrezzature che garantiscano il minimo della sopravvivenza; senza riscaldamento, senza servizi, senza un costante approvvigionamento di cibo.
Abbiamo tutti negli occhi le immagini di decine di persone in fila sotto la neve, per ricevere un pasto. Molti a piedi scalzi, nelle ciabatte. Altri con un telo da bagno come coperta per ripararsi dal freddo.
Come è possibile che accada tutto ciò alle porte dell’Europa e sullo stesso suolo comunitario?
La Parola e l’associazione Il Cerchio affrontano questo tema con quattro relatori d’eccezione:
– Chiara Favilli, docente di “Diritto dell’Unione Europea” all’Università di Firenze;
– Arianna Egle Ventre, volontaria della No Name Kitchen a Šid, in Serbia;
– Brando Benifei, europarlamentare, capodelegazione del PD al Parlamento europeo;
– Gianfranco Schiavone, del direttivo di A.S.G.I. (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione).
La diretta si terrà sul canale Youtube La Parola