La sponda inquieta del Mediterraneo
Nell'ambito della sezione "Linguaggi" della trentunesima edizione del "Festival Oriente Occidente", incontro con la corrispondente di OBC Marjola Rukaj. Si parlerà di Balcani, dalle guerre degli anni '90 al percorso verso l'Unione europea
I Balcani sono cambiati. Dopo i conflitti degli anni '90, oggi prevale un approccio più pragmatico all’interno della regione e l'Unione Europea è diventata un traguardo anche per le forze politiche più populiste e nazionaliste.
I Balcani sono certamente più vicini a Bruxelles: la Croazia diventerà membro dell'Unione Europea nel 2013, mentre sono candidati la Macedonia e il Montenegro e presto sarà il turno della Serbia.
Restano molte le sfide tra cui la fragilità economica e istituzionale di molte zone. A ciò si aggiunge per l'Albania, la permanente crisi politica e per il Kosovo, il più giovane stato nato dalla disgregazione della Jugoslavia, la definizione dei rapporti con la Serbia, questione delicata e potenziale fonte di conflitto. Insomma passi avanti e ancora molti ostacoli per il sud est Europa vent'anni dopo la fine della Guerra Fredda.
MARJOLA RUKAJ, giornalista investigativa e fotografa, è corrispondente di Osservatorio Balcani e Caucaso dal 2005. Laurea in Scienze Politiche e in Lingue per la comunicazione internazionale presso l'Università di Roma La Sapienza e la Humboldt Universität di Berlino. Lavora come free-lance per media italiani, albanesi e internazionali, occupandosi delle comunità albanofone dei Balcani ma anche di politica e cultura di tutta l'Europa Sud Occidentale.
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