La storia dell'Altro - Caucaso

Quattro incontri di approfondimento dedicati al Caucaso inseriti all'interno della linea di lavoro “Leggere Testi e ConTesti”, nata allo scopo di proporre nuove strategie di azioni formative per le organizzazioni locali e internazionali

Il Caucaso è una regione poco nota al pubblico e spesso ignorata dai media. L'intermittente interesse verso l'area caucasica si limita a rare comparse televisive in occasione di fatti drammatici come il caso della scuola di Beslan, dell'omicidio della giornalista Anna Politkovskaja o di attentati a Mosca. Mancano però gli strumenti per interpretare le informazioni che arrivano quando i conflitti della regione tornano a fare notizia, come è avvenuto nell'estate del 2008, quando Russia e Georgia si sono scontrate in Ossezia del Sud.
Un viaggio alla scoperta delle società, della storia e della realtà quotidiana di questa regione complessa e affascinante.

Gli incontri saranno tenuti da Giorgio Comai, ricercatore e redattore di Osservatorio Balcani e Caucaso (OBC)

 

Programma

Martedì 18 ottobre 2011

Dall’arrivo dell’impero russo a Gorbacëv

A partire dal tardo Settecento, il Caucaso entra progressivamente a fare parte dell’impero russo. Una terra tutt’oggi caratterizzata da un’enorme varietà etnolinguistica, al confine con impero ottomano e Persia, passa così sotto il controllo di Mosca. Il genocidio del popolo armeno in Anatolia è la prima grande tragedia a colpire i popoli della regione nel ventesimo secolo. Un secolo complesso, durante il quale l’Unione Sovietica si stabilisce in Caucaso lasciando conseguenze profonde. Politiche delle nazionalità e deportazioni staliniane hanno infatti posto le basi per i conflitti degli anni ‘90.

 

Mercoledì 19 ottobre 2011

Caucaso del sud: conflitti irrisolti e stati de facto

Nel 1989, mentre l’Europa festeggiava la caduta del muro di Berlino, in Caucaso prendevano sempre più forza i movimenti nazionali, un periodo in cui la lotta per l’indipendenza e la democrazia si fondeva con slogan nazionalistici. Con il crollo dell’Urss, nel Caucaso del sud ha avuto inizio un periodo di guerre che si sono concluse con armistizi provvisori e la formazione di stati de facto indipendenti con nessuno o limitato riconoscimento internazionale (Abkhazia, Ossezia del sud, Nagorno Karabakh). Riforme democratiche, derive autoritarie e conflitti nel Caucaso meridionale post-sovietico.

 

Giovedì 20 ottobre 2011

Caucaso del nord, le guerre in Cecenia e la pace di Putin

Uccisione, distruzione, corruzione, torture, violazioni continue dei diritti umani. Le guerre in Cecenia sono state tutto questo e molto altro. L’”operazione anti-terrorismo”, il nome con cui formalmente il governo di Mosca si riferiva alla guerra in Cecenia, è stata dichiarata conclusa nell’aprile del 2009. La guerra è finita, ma ogni anno sono centinaia le vittime di attentati e di scontri tra forze dell’ordine e ribelli. Il Cremlino continua sulla strada della repressione, ma sempre più frequentemente dichiara di voler risolvere i problemi della regione sostenendo l’imprenditoria e dedicando maggiore attenzione alle politiche giovanili. Storie e testimonianze dal Caucaso russo di oggi.

 

Venerdì 21 ottobre 2011

Sochi-Sukhumi, un viaggio in Caucaso di 2000 km

Sochi e Sukhumi si trovano a un paio d’ore di macchina di distanza. Ma in questo viaggio immaginario alla scoperta delle tante facce del Caucaso di oggi, prenderemo la strada più lunga. Partiremo da Sochi, principale città della “riviera” russa sul Mar Nero dove avranno luogo le olimpiadi invernali nel 2014. In Caucaso del nord, faremo tappe nelle località termali degli zar e sul monte Elbrus (5642 m), attraverseremo Grozny e le valli del Daghestan parlando di diritti umani, viaggiando tra Baku e Yerevan avvieremo un approfondimento su attivismo e peace building attraverso internet e i social network, incontreremo giovani d’opposizione a Tbilisi, supereremo un confine de facto per arrivare in Abkhazia e, infine, ci riposeremo a Sukhumi, di nuovo sulle rive del Mar Nero.

 

Tutti gli incontri si terranno dalle 18.00 alle 20.30.

Dato l'elevato numero di iscritti si è resa necessaria la variazione della sede degli appuntamenti, che si terranno a Trento presso la Facoltà di Sociologia in Via Verdi 20

 

La partecipazione è gratuita e aperta a tutti gli interessati. L'iscrizione, da farsi compilando la scheda on-line, deve pervenire entro il 13 ottobre prossimo.

 

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INFO:
Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale
telefono: 0461 263636
info@tcic.eu
web: www.tcic.eu