Le sponde della memoria

Presentazione del volume curato da Leonardo Gandini, Daniela Cecchin e Matteo Gentilini (Fondazione Museo storico del Trentino, 2012)

Nella nostra epoca la memoria gode di ottima salute e reputazione. Al punto da essere considerata un valore assoluto e inalienabile, oggetto di indicazioni prescrittive e pedagogiche: le giornate della memoria ruotano intorno a eventi che vanno inderogabilmente tenuti impressi. Sul fronte opposto, l’oblio tende a essere demonizzato, valutato alla stregua di un meccanismo psicologico deteriore, del quale si finisce per essere più vittime che artefici. In linea di principio i media dovrebbero svolgere appunto questa funzione terapeutica: aiutare a ricordare, debellare l’oblio a suon di immagini «memorabili». In realtà, proprio in rapporto alla presenza invasiva del cinema, della televisione e del web, sorgono alcune questioni di notevole complessità.
È possibile considerare l’oblio più un farmaco che una malattia? E può fungere da antidoto ai cosiddetti «abusi della memoria»? In che misura la formazione culturale oggi passa attraverso un lavoro di raffinamento e distillazione di tutto quello che ci viene chiesto di guardare e trattenere nel ricordo? A queste e altre domande cercano di dare una risposta i contributi raccolti in questo volume, che costituiscono gli interventi presentati al quarto degli appuntamenti internazionali sul tema “Mass media e memoria” ospitato a Trento nel novembre del 2011.

Intervengono
- Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino
- Leonardo Gandini, Università di Modena e Reggio Emilia
- Daniele Vicari, regista

 

INFO
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