Libera. Diventare grandi alla fine della storia
Un racconto di segreti di famiglia e di risveglio politico in mezzo a un regime fatiscente. Una riflessione sentimentale sulla libertà, in un memoir sulla fine del comunismo nei Balcani. Presentazione del libro di Lea Ypi, intervistata da Giorgio Gizzi e il contributo di Artan Puto e Luisa Chiodi di OBCT
Un racconto di segreti di famiglia e di risveglio politico in mezzo a un regime fatiscente. Una riflessione sentimentale sulla libertà in un memoir sulla fine del comunismo nei Balcani, pieno di icone del Novecento che prendono vita e diventano personaggi straordinari.
Per la brillante e precoce undicenne Lea Ypi, il socialismo in stile sovietico dell’Albania aveva la promessa di un futuro preordinato, una garanzia di sicurezza tra compagni entusiasti. Questo finché non si è trovata aggrappata a una statua di pietra di Joseph Stalin, appena decapitata dalle proteste degli studenti. Il comunismo non era riuscito a realizzare l’utopia promessa. La biografia di ciascun cittadino, definita dall’appartenenza di classe e da altri elementi tutti legati al passato, poneva limiti rigidi al futuro individuale. Quando i genitori di Lea parlavano di parenti che andavano all’università o che si laureavano, parlavano di gravissimi segreti che Lea faticava a capire. E quando i primi anni novanta videro l’Albania e altri Paesi balcanici cominciare una transizione esuberante verso il libero mercato, gli ideali occidentali di libertà portarono il caos: una distopia di schemi piramidali, crimine organizzato e trafficanti di sesso. Una nonna elegante, intellettuale e francofona, un padre radical chic e una madre thatcheriana e ferocemente antisocialista, Lea Ypi cresce attraversando questi tempi di rivoluzioni e di grande disorientamento, con un’educazione politica unica e ricchissima, e lo racconta con grande talento letterario. Oggi Lea Ypi è una delle giovani filosofe politiche più all’avanguardia nel mondo ed è una voce di spicco della sinistra nel Regno Unito. Il suo memoir offre una prospettiva fresca e avvincente sulla relazione tra personale e politico, tra valori e identità, e pone domande urgenti sul prezzo della libertà.
Lea Ypi è saggista, esperta di marxismo e di teoria critica. Professore di Political Theory alla London School of Economics, ha fatto ricerca e ha insegnato nelle maggiori università del mondo: alla Sapienza, a Sciences Po, all’Università di Francoforte, al Wissenschaftszentrum di Berlino, all’Istituto italiano per gli studi storici di Napoli. Tra i suoi libri: Global Justice and Avant-Garde Political Agency (Oxford University Press, 2012), The Meaning of Partisanship (con J. White, Oxford University Press, 2016), Stato e avanguardie cosmopolitiche (trad. it. Laterza, 2016), Libera. Diventare grandi alla fine della storia (Feltrinelli, 2022).
Intervengono:
l'autrice Lea Ypi, intervistata da Giorgio Gizzi di Libreria Arcadia, con il contributo di Artan Puto - professore di Storia Contemporanea dell'Università di Tirana e Luisa Chiodi - direttrice di OBC Transeuropa.
E’ consigliata la prenotazione compilando questo modulo , oppure scrivendo all’indirizzo: info@libreriarcadia.com o chiamando il numero 0464-755021.
È richiesto un contributo di 3€ a persona che sarà interamente restituito in caso di acquisto nella serata di una copia del libro presentato.
INFO:
Libreria Arcadia
Via Felice e Gregorio Fontana 16 - Rovereto