My father's diaries - I diari di mio padre

Nell'ambito del Trieste FIlm Festival, la proiezione fuori concorso del documentario del regista italo-bosniaco Ado Hasanović. Agosto, 1993. Bekir Hasanović scambia una moneta d’oro per la videocamera con cui, da quel momento, filmerà la vita di ogni giorno a Srebrenica. Ado, figlio di Bekir, parte da queste immagini e dalle pagine dei diari del padre per ricostruirne la figura insieme alla madre Fatima
È l’agosto del 1993 quando Bekir Hasanović scambia una moneta d’oro per la videocamera con cui, da quel momento, filmerà la vita di ogni giorno a Srebrenica. Le immagini che registra nei giorni della guerra con la sua troupe improvvisata – formata da Ben, John & Boys – danno vita al ritratto inaspettato di una popolazione smarrita, ma che mantiene un fiero legame con la realtà senza rinunciare alla giusta dose di umorismo. Ado, figlio di Bekir, parte da queste immagini e dalle pagine dei diari del padre per ricostruirne la figura e per capire, insieme alla madre Fatima, come abbia fatto a sopravvivere alla Marcia della Morte e al genocidio di Srebrenica.
Si veda il trailer di "My father's diaries ".
Ado Hasanović. Regista italo-bosniaco, è nato nel 1986 a Srebrenica, ora Bosnia ed Erzegovina, e vive a Roma. Si è diplomato in regia all’Accademia del cinema di Sarajevo e al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma. Dal 2015 è direttore artistico del festival “Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei” a Sant’Antioco in Sardegna. Nel 2024 ha fondato il Silver Frame FF a Srebrenica. My Father’s Diaries è stato presentato in anteprima al Visions du Réel 2024.