Open City / Città Aperta
Progetto internazionale che identifica la città come un luogo di scambi e di incontri, un crocevia di culture: installazioni urbane, interventi di artisti, scrittori, performance teatrali, musica e videoa. Progetto realizzato in collaborazione con il Festival VIE e il laboratorio di narrazioni Parabole.A cura di Claudia Zanfi
Da sempre attenta alle sfaccettature multiple della società e del territorio, aMAZElab propone l’intervento OPEN CITY nel quartiere Crocetta di Modena, zona retrostante la Stazione Ferroviaria, area a forte densità di immigrazione straniera, teatro di un ampio degrado sociale ed edilizio. Attraverso la partecipazione della comunità locale e il coinvolgimento di gruppi multiculturali, il progetto intende attivare un’azione di recupero sociale, inserendosi nei più ampi programmi di riqualificazione urbana della fascia ferroviaria.
Per la prima volta a Modena il centro di ricerca urbana ‘Laboratorio della Città’ ospita una mostra internazionale di oltre 40 artisti. OPEN CITY si sviluppa quindi attraverso un simposio sul tema del viaggio, della mobilità e delle migrazioni, con uno sguardo specifico all’area balcanica, attraverso le testimonianze dirette di autori italiani e stranieri, tra cui: Alterazioni Video (Collettivo di artisti, presenti alla Biennale di Venezia), Francesca Cogni e Donatello De Mattia (ricercatori e video artisti), Edi Muka (Direttore della Biennale di Tirana), Emina Cevro Vukovic (giornalista Milano/Sarajevo).
Al termine della tavola rotonda, un’orchestra interetnica con musiche balcaniche accompagnerà il pubblico e i cittadini all’inaugurazione della mostra/installazione, composta dai progetti site specific di numerosi artisti internazionali invitati a partecipare al progetto, tra cui: Thomas Hirschhorn, Marina Abramovic, Pavel Braila, Maja Bajevic, Adrian Paci, Marina Grzinic, Tadej Pogačar, Calin Dan, Armin Linke, Danica Dakic, Oliver Musovik, Anton Petrov, Stefano Romano, Igor Sovilj, Biljana Stefanovska, Zaneta Vangeli, Shoba, Balkan Depot/Tomislav Terek, Yane Calovski. L’installazione, realizzata con fotografie, mappe e disegni, rappresenta un grande mosaico che raccoglie le idee, le emozioni, i ricordi degli artisti che sono stati invitati a ripensare e investigare il complesso territorio dei Balcani e il concetto di ‘città aperta’.
Progetto speciale presso la Galleria Civica di Modena, sarà l’opera video Centro di permanenza Temporanea di Adrian Paci, reduce dal successo della Biennale Arte di Venezia.