Presentazione di due libri di Dunja Badnjević
In diretta sui canali di Feminism - Fiera dell'Editoria delle Donne verrà trasmessa la presentazione di due libri della scrittrice Dunja Badnjević: "L'isola nuda" e "Come le rane nell'acqua bollente"
In diretta sui canali di Feminism - Fiera dell'Editoria delle Donne verrà trasmessa la presentazione di due libri di Dunja Badnjević.
"L'isola nuda" (2008, Bollati Boringhieri, ristampa nel 2020)Il lager croato di #GoliOtok (l'Isola Nuda, per via della sua vegetazione estremamente rada) è stato il campo di prigionia più vicino all'Europa occidentale: una vera e propria Kolyma del Mediterraneo. È lì che trovavano posto i criminali comuni dell'ex Jugoslavia assieme ai nemici politici di Tito; è lì che il padre di Dunja Badnjević, Esref, ha passato anni di confino a causa del suo fervente internazionalismo in opposizione allo strappo del Maresciallo nei confronti dell'Urss; ed è da lì che la stessa Dunja è partita per un lungo viaggio letterario nella storia della sua famiglia (serbocroata-bosniaca, quanto di più simbolico poteva esistere in terra jugoslava) e del suo paese, utilizzando i registri narrativi del romanzo e quelli documentaristici del diario, regalandoci un libro di rara intensità e spessore storico. Arricchito di una nuova sezione di documenti ritrovati e “narrati” dalla stessa autrice.
"Come le rane nell'acqua bollente" (2019, Bordeaux edizioni)«Noi altri ci siamo adattati – mi disse –, ci hanno messo nell'acqua fredda come le rane e poi, mentre la portavano a ebollizione,ci siamo abituati gradualmente. Tu invece arrivi di colpo da fuori, è come se ti avessero buttato direttamente nell'acqua bollente.»Nella vita si perdono molte cose, i genitori, gli amici, gli oggetti. Ma perdere il proprio Paese e il partito in cui si militava con entusiasmo non è molto frequente. In qualche modo ci si sente orfani due volte. Il ricordo spesso abbellisce il passato e la nostalgia rimane cocente.L'autrice ci porta su un doppio binario attraverso i ricordi di un Paese socialista molto diverso dagli altri e di un partito comunista occidentale unico nel suo genere. Gli anni dell'infanzia e della giovinezza in una Belgrado povera ma vitale, gli anni del lavoro e della militanza in Italia, degli incontri con i personaggi di una Sinistra che avanzava e dell’attività di traduttrice e interprete delle massime cariche di entrambi i Paesi.
***
Dunja Badnjević, traduttrice e scrittrice di origine jugoslava. Vive in Italia da più di cinquant'anni. Ha lavorato come redattrice agli Editori Riuniti e attualmente si occupa di traduzione e promozione della letteratura serba, bosniaca e croata in Italia. Ha tradotto i maggiori esponenti della letteratura jugoslava (Andrić, Kiš, Selimović, David, Tišma, Velikić e altri) per Adelphi, Editori Riuniti, Guanda, Ponte alle Grazie, Newton Compton, Jaca Book, Zandonai, Bordeaux edizioni e altre case editrici. Ha curato per i Meridiani Mondadori un volume del premio Nobel jugoslavo, Ivo Andrić.
Vai all'evento su Facebook