Respinti – Le “sporche frontiere” d’Europa, dai Balcani al Mediterraneo
Nell'ambito dell'iniziativa Punti di vista – Ancona città asilo viene presentato il libro "Respinti – Le “sporche frontiere” d’Europa, dai Balcani al Mediterraneo", di Duccio Facchini e Luca Rondi
I migranti forzati nel mondo sono oltre 100 milioni: sono in fuga da povertà, guerre, violenze, in cerca d’una vita migliore. L’Europa “democratica”, Italia compresa, ha però chiuso occhi e frontiere, delegando ai Paesi terzi il “lavoro sporco”, rinnegando i diritti umani, disseminando le rotte di ostacoli.
Che cos’ha in comune Madina, bambina afghana, con il giovane curdo Abdul o con Awira, donna siriana? Sono tutti “respinti”, persone che la ricca Europa ha relegato ai margini dei propri confini e della storia.
“Respinti – Le “sporche frontiere” d’Europa, dai Balcani al Mediterraneo” non si limita a spiegare il significato di parole cupe, come “respingimenti”, “riammissioni”, “confinamenti”, ma ricostruisce con pazienza – dati alla mano e storie nel cuore – i tasselli della “strategia” che i Paesi Ue, Italia in primis, hanno adottato, nel silenzio dei media, per difendere le “sporche frontiere” di mare e di terra.
Intervento di Duccio Facchini, direttore di Altreconomia e co-autore del libro
Modera: Paolo Pignocchi, Amnesty International Italia - Coordinamento Europa