Salvataggi in mare, rotta balcanica: chi ha paura della solidarietà?
Mentre le politiche dell'Ue sulla migrazione proseguono nella direzione dell'esternalizzazione verso paesi terzi, rafforzando il suo essere "Fortezza Europa", vengono messe sempre più sotto attacco Ong e associazioni che soccorrono migranti e rifugiati. Un incontro a diverse voci, tra attivisti, giornalisti e ricercatori
L’Unione Europea non riesce o non vuole riformare il trattato di Dublino, approvato a maggioranza dal Parlamento Europeo. Non favorisce i corridoi umanitari, che potrebbero essere una delle soluzioni praticabili per assorbire i flussi migratori che avrebbero un impatto minimo all’interno di una popolazione di 500 milioni di europei. Cede spazio alle pulsioni xenofobe alimentate dalle destre. Non impone il rispetto della legge del mare e delle convenzioni internazionali sulla navigazione. Il fallimento dell’Unione su questo fronte porta l’Europa a blindarsi.
Diviene Fortezza Europa, tiene ai margini i migranti con ogni mezzo, legale e illegale, sottoscrive accordi liberticidi con Stati autoritari (Turchia, Libia) per esternalizzare le frontiere. Gli stati membri boicottano sistematicamente le Ong del soccorso in mare e i volontari che assistono i richiedenti asilo, fino alla criminalizzazione della solidarietà, come testimoniano numerosi casi verificatisi in questi mesi. In particolare l’incriminazione dei volontari della Mare Jonio e di “Linea d’Ombra”. Ma non sono i soli, è una tendenza in atto ovunque.
Intervengono:
- Gian Andrea Franchi, vive a Trieste. libero professionista, volontario dell’associazione “Linea d’Ombra” che fa assistenza all’umanità migrante.
- Alessandro Metz, operatore sociale e armatore della Mare Jonio.
- Don Mattia Ferrari, viceparroco di Nonantola, cappellano di bordo e membro del direttivo di Mediterranea Saving Humans.
- Clara Mogno, ricercatrice in filosofia all’Università di Padova, esponente del direttivo di Mediterranea S.H.
- Stefano Collizzolli, videomaker, regista insieme con Daniele Gaglianone di “Dove bisogna stare” prodotto da Zalab.
- Valerio Cataldi, inviato della Rai, autore di numerosi servizi da Lampedusa e dalla rotta Balcanica, Presidente di Carta di Roma.
- Beppe Giulietti, Presidente della Federazione nazionale della Stampa, e tra i fondatori di Articolo 21.
Modera Enrico Ferri, giornalista della sezione veneta di Articolo 21
Link Zoom per partecipare.